FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Credit Suisse AG indagata a Milano: avrebbe aiutato 14mila evasori

La maxi-frode fiscale sarebbe stata realizzata tramite false polizze. Verifiche su clienti italiani che avrebbero portato allʼestero circa 14 mld

Credit Suisse AG indagata a Milano: avrebbe aiutato 14mila evasori - foto 1
-afp

La banca Credit Suisse AG è indagata a Milano con l'accusa di aver violato la legge sulla responsabilità amministrativa degli enti nell'inchiesta aperta da oltre un anno con al centro una maxi-frode fiscale che sarebbe stata realizzata tramite false polizze assicurative.

La Gdf sta effettuando verifiche da tempo su 13-14mila clienti italiani che avrebbero portato all'estero circa 14 miliardi di euro.

Da oltre un anno il procuratore aggiunto di Milano Francesco Greco, i pm Gaetano Ruta e Antonio Pastore e il Nucleo di polizia tributaria della Gdf di Milano stanno indagando sulla presunta maxi-frode fiscale che sarebbe stata realizzata tramite operazioni effettuate tra il Liechtenstein e le isole Bermuda. Un escamotage per portare i soldi oltre il confine e non dichiararli al fisco italiano.

Nell'inchiesta, non ancora chiusa perché le Fiamme Gialle stanno ancora effettuando accertamenti complessi sui conti esteri di 13-14mila clienti italiani, sono stati ipotizzati i reati di frode fiscale, ostacolo all'attività di vigilanza, riciclaggio e abusivismo finanziario. Il gruppo bancario svizzero è indagato, invece, per la legge sulla responsabilità amministrativa degli enti, la 231 del 2001. Non risulta invece coinvolta la filiale italiana dell'istituto, Credit Suisse Italia.

Credit Suisse AG, in una dichiarazione di un portavoce, si limita ad affermare che le sue "attività con clienti privati sono sistematicamente concentrate su patrimoni dichiarati" aggiungendo che il gruppo ha "chiare regole interne e processi per assicurare che si conduca il lavoro in accordo alle leggi in vigore in Italia. In relazione alla 'voluntary disclosure' approvata dal governo italiano nel 2014, Credit Suisse ha immediatamente chiesto ai propri clienti di fornire prove per dimostrare di essere in regola dal punto di vista fiscale. Questo processo è stato virtualmente concluso".