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Yara, spunta un furgone bianco da vecchi filmati: forse è quello di Bossetti

Intanto il perito Fabio Buzzi, dellʼUnità operativa di Medicina legale dellʼUniversità di Pavia, è stato incaricato di cercare peli di Bossetti sul corpo di Yara

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Nuovi dettagli sul caso Yara che spingono verso un angolo Massimo Bossetti. Dalle analisi dei filmati registrati nei pressi delle strade dove la ragazzina è sparita, spunta un furgone Iveco bianco del tutto simile a quello usato quotidianamente dall'indagato. Intanto la procura ordina l'analisi di peli trovati sul cadavere di Yara che potrebbero appartenere a Bossetti.

Yara, spunta un furgone bianco da vecchi filmati: forse è quello di Bossetti

Ad analizzare le tracce scientifiche è stato autorizzato dalla procura Fabio Buzzi, dell'Unità operativa di Medicina legale dell'Università di Pavia, il quale ai microfoni di "Segreti e delitti" (Canale 5) aveva anticipato un risultato non ancora raggiunto dai suoi laboratori. "C'è coincidenza univoca di Dna tra le tracce repertate sui vestiti di Yara Gambirasio e i peli e i capelli trovati sopra e intorno al suo corpo", aveva detto Buzzi. Poi è arrivata la smentita della Procura: "non risultano dei risultati sulla comparazione di peli ritrovati sul corpo di Yara Gambirasio che siano riconducibili a Massimo Giuseppe Bossetti". E anche il dietro front di Buzzi: "In effetti solo ora che abbiamo il Dna del padre e della madre possiamo effettuare una comparazione completa".

Una serie di circostanze, però, che sembrano incastrare il muratore di Mapello, perché se le tracce organiche trovate sul corpo potrebbero essere state "portate" da altri (cioè da qualcuno che potrebbe aver usato i suoi strumenti di lavoro, avrebbe azzardato), difficile invece spiegare la presenza dei peli dell'ex Ignoto 1 sul cadavere. Un altro ostacolo per la difesa, quindi, che sta lavorando sui documenti per sciogliere la riserva se presentare il ricorso al Tribunale della Libertà di Brescia per chiedere la sua scarcerazione. Tutto questo mentre la famiglia del muratore continua a difenderlo, in particolare la moglie, Marita Comi, la quale racconta che quella sera Bossetti era con lei e continua a descriverlo come un uomo normale.

Il furgone di Bossetti - Sempre Segreti e delitti ha poi mostrato un "fotogramma inedito", ora in possesso degli inquirenti, di un furgone che potrebbe essere quello di Bossetti. Sono le 18.12 del 26 novembre 2010, giorno della scomparsa di Yara e la telecamera di sorveglianza di una banca nei pressi della palestra di Brembate di Sopra, dove la ginnasta si allenava, registra il passaggio di un furgone simile a quello del muratore mentre percorre Via Rampinelli per poi voltare a destra.