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Milano, lo escludono dall'eredità e ruba a coppia di anziani 2 milioni in gioielli

Un 36enne è stato arrestato dalla polizia e denunciato per furto aggravato: aveva scoperto che la casa era stata destinata a un nipote

deruba anziani per 2 milioni in gioielli
polizia

Sperava di avere in eredità la casa dove viveva una coppia di anziani amici di famiglia, ma una volta saputo che l'appartamento era stato promesso a un nipote, un 36enne ha deciso di vendicarsi derubandoli. Ingente il bottino: 2 milioni in gioielli e 30mila euro in contanti. L'aiutante disonesto, però, è stato tradito dall'Area C di Milano e la refurtiva è stata ritrovata in un agriturismo di famiglia. Immediata la denuncia per furto aggravato.

Milano, lo escludono dallʼeredità e ruba a coppia di anziani 2 milioni in gioielli

La vicenda ha inizio l'8 marzo, quando una donna, P.N. classe 1939, rientra nella sua abitazione, un appartamento della zona Ticinese a Milano, dopo aver visitato il marito, G.V. di 79 anni, ricoverato in ospedale e trova una brutta sorpresa: una delle due porte blindate è stata forzata e la casa è in completo disordine. Soprattutto dal caveaux costruito in casa sono spariti tutti i gioielli che il marito, orafo, aveva cominciato a mettere da parte molti anni fa.

L'uomo ha simulato il furto - La dinamica del furto insospettisce gli agenti e sin da subito i sospetti degli inquirenti si concentrano su una persona, A.R., italiano, 36 anni, tecnico part-time che da 8 anni frequentava la coppia, che spesso si offriva di accompagnare la signora all'ospedale a trovare il marito e che aveva sottratto un duplicato delle chiavi. Per allontanare i sospetti da sé l'uomo aveva cercato di simulare un furto con scasso, tagliando con un flessibile il cancello del caveau e coprendosi il volto con un cartone per evitare le telecamere in strada. Poi aveva chiamato la madre per costruirsi un alibi. Gli inquirenti hanno ricostruito i suoi movimenti attraverso i passaggi della sua auto in Ztl e in Area C. A insospettire gli agenti il cartone che il 36enne ha utilizzato per coprirsi il volto, notato all'interno della sua auto durante la visione dei filmati delle telecamere.

La refurtiva trovata in una legnaia - Il bottino, o meglio il tesoro (1.580 gioielli, 280 anelli con pietre preziose, 60 collane d'oro, corallo, pietre e perle, 50 paia di orecchini e poi spille, ciondoli, crocifissi, bracciali, orologi di marca e d'oro), è stato rinvenuto lo scorso 9 aprile in una legnaia adiacente il cascinale dove A.R. risiedeva, vicino ad Abbiategrasso, nel Milanese.