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Garlasco, eseguito l'esame del Dna su Stasi: "Trovati marcatori identici"

Il legale del giovane accusato dellʼomicidio di Chiara Poggi frena: "Non sono significativi, bisogna attendere la perizia finale"

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E' il giorno dell'esame del Dna per Alberto Stasi che è stato sottoposto al confronto con la materia trovata sotto le unghie di Chiara Poggi, uccisa a Garlasco (Pavia) il 13 agosto del 2007. Stando a quanto dichiarato dal legale di Stasi, Fabio Giarda, cinque marcatori risultano identici: "Ma non è un dato significativo, ne occorrono almeno 9. Attendiamo la perizia finale".

Garlasco, eseguito lʼesame del Dna su Stasi: "Trovati marcatori identici"

"I 5 marcatori del Dna sono compatibili con Alberto Stasi ma potrebbero essere di chiunque. Al momento non è un dato significativo. Vedremo cosa verrà scritto nella perizia. Verificheremo in sede di deposito". Ha detto Fabio Giarda dopo l'incontro tra periti e consulenti.

Il confronto si è concluso da poco al dipartimento di Scienza e Salute dell'Università di Genova. "La comparazione - ha continuato l'avvocato Fabio Giarda - è stata fatta su pochissimi marcatori che sono comuni a quelli di un sacco di altre persone. I marcatori in totale sono 17, ma per una validità concreta ne servono almeno la metà più uno. Questo esame ha validità statistica ma non in termini processuali".

Legale: "Graffi su Stati? Valuteremo le foto se ci sono" - Quanto alla notizia che agli atti ci sarebbero anche alcune foto di Stati scattate durante i primi interrogatori, l'avvocato Giarda ha spiegato che "quando vedremo le foto dei graffi, se ci sono, le valuteremo". "Sulla camminata - ha aggiunto - ho letto che ci sono risultati incompatibili con quelli che avevamo e che noi non conosciamo. Sulla bicicletta c'è il discorso dello scambio dei pedali che abbiamo già smontato".

"Non è assolutamente dimostrato che quelli fossero i pedali originali della Umberto Dei", ha sottolineato Giarda. Secondo i legali della parte civile Alberto avrebbe scambiato i pedali dalla sua bici con quelli della madre dopo le dichiarazioni di una testimone. La bici della madre era stata sequestrata solo lo scorso aprile dopo che, all'indomani del delitto, due testimoni avevano parlato di un bici nera da donna.

"Stasi non si è mai rifiutato di fare il prelievo del Dna" - Giarda ha quindi spiegato che "non è vero che Alberto si è rifiutato di sottoporsi al prelievo del Dna, questa è una palla clamorosa. Abbiamo solo chiesto un differimento perché eravamo tutti in ferie e volevamo dei chiarimenti".