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Ventimiglia, sei casi di scabbia tra migranti Papa: Dio perdoni chi non accoglie rifugiati

Lʼappello del Pontefice: "Non chiudete le porte". La replica di Salvini: "Quanti rifugiati ci sono in Vaticano?"

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Sono sei i casi di scabbia accertati tra i migranti che si trovano da cinque giorni sugli scogli di Ventimiglia, al confine con la Francia. I sei migranti vengono curati dai medici della Croce Rossa. Papa Francesco si schiera con i profughi: "Chiediamo perdono per chi chiude la porta ai rifugiati". Secca la replica del leader della Lega Nord, Matteo Salvini: "Non ne abbiamo bisogno".

Ventimiglia, sei casi di scabbia tra migranti Papa: Dio perdoni chi non accoglie rifugiati

Il Pontefice ha auspicato che "la comunità internazionale agisca in maniera concorde e efficace per prevenire le cause delle migrazioni forzate". E ha voluto ricordare i tanti che cercano "rifugio lontano dalla loro terra" e "una casa dove poter vivere senza timore, perché siano sempre rispettati la loro dignità".

"Vi invito tutti - ha aggiunto il Papa a braccio nel suo appello per la Giornata dei rifugiati - a chiedere perdono per le persone e le istituzioni che chiudono la porta a questa gente che cerca vita, una famiglia, che cerca di essere custodita".

Immediata la replica di Matteo Salvini. "Quanti rifugiati ci sono in Vaticano? Il problema è che i rifugiati sono un quarto di quelli che arrivano, noi non abbiamo bisogno di essere perdonati", ha detto a Radio Padania il segretario del Carroccio. "Sono curioso di vedere se a Torino incontrerà qualche sfrattato torinese", ha aggiunto.

La polizia francese, intanto, ha intensificato i controlli in frontiera alla stazione di Menton-Garlaven e alla barriera autostradale de La Turbie. Alla stazione di Garlaven vengono fermati tutti i treni provenienti dall'Italia ed eseguiti i controlli dei documenti.

Secondo quanto appreso da fonti della polizia francese, sui binari che passano dalla zona di confine di Punte San Ludovico, già in territorio francese, è stato collocato un rilevatore acustico per impedire il passaggio a piedi lungo la strada ferrata.