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Savona, il prete anti-immigrati lascia la guida delle sue parrocchie

Il vescovo: "Ora devo decidere per un suo nuovo incarico"

Don Angelo Chizzolini, il sacerdote del Savonese ribattezzato parroco "anti-migranti" dopo le sue dichiarazioni contro i profughi e la decisione di non benedire la salma di una donna islamica morta nell'esplosione di una palazzina, si è dimesso dalla guida delle parrocchie di Onzo, Arnasco e Vendone.

Lo ha annunciato lui stesso annuncio nel giorno del Corpus Domini, leggendo in chiesa due articoli del codice di diritto canonico.

La decisione è arrivata dopo i colloqui con il vescovo Guglielmo Borghetti. "Tempo fa - ha detto il prelato - don Angelo mi aveva chiesto di poter lasciare quelle tre parrocchie. Abbiamo concordato e ragionato insieme che cosa fare, senza fretta e dopo aver riflettuto, sempre insieme. Oggi ha dato ufficialmente le dimissioni. Per un nuovo incarico, sempre all'interno della Diocesi, devo ancora decidere".

Don Chizzolini, nel dare l'annuncio, ha letto due articoli del codice di diritto canonico. In uno di questi si parla di rinuncia alla guida della parrocchia "per giusta causa", ma né il sacerdote, né il vescovo spiegano quale sia la "giusta causa". In paese non sono mancate provocazioni per lui: volantini anonimi e anche scritte offensive sui muri. Ma non è escluso che le dimissioni siano legate alla contrapposizione tra la vecchia guida della diocesi di Albenga, rappresentata dal vescovo Oliveri, che il Papa vorrebbe in pensione e di cui Chizzolini è sostenitore, e il vescovo Borghetti.

Il parroco fu travolto dalle polemiche dopo le sue dichiarazioni, l'estate scorsa, quando disse che avrebbe bruciato la canonica piuttosto che darla ai profughi. A gennaio, sempre don Chizzolini, non benedì la salma di Aicha Bellamoudden, 56enne marocchina, una delle cinque vittime del crollo di una palazzina ad Arnasco, nell'entroterra di Albenga (Savona), perché islamica.