Ragazzina accoltellata a Genova, padre arrestato dopo interrogatorio
Lʼecuadoriano, pregiudicato per maltrattamenti in famiglia, aveva raccontato che la figlia era stata ferita da un uomo ma è caduto più volte in contraddizione
Il padre della ragazzina di 12 anni accoltellata domenica a Genova è stato arrestato.
L'uomo, un 40enne ecuadoriano pregiudicato per maltrattamenti in famiglia, aveva raccontato che la figlia era stata ferita da uno sconosciuto che stava discutendo con lui; interrogato per tutta la notte, però, è caduto più volte in contraddizione e, al termine dell'interrogatorio, sono scattate le manette. La ragazzina è ricoverata in gravi condizioni.
La ragazzina era stata ricoverata in ospedale con diverse ferite d'arma, una all'addome più profonda e le altre alle braccia. Il padre della ragazzina aveva detto alla polizia che la bambina era rimasta ferita mentre lui litigava con un uomo, un maghrebino, a un distributore di benzina in via Teglia, dove però non sarebbero state trovate tracce di sangue.
Le contraddizioni del padre - La sua versione presentava troppe contraddizioni: l'ecuadoriano, per esempio, non è riuscito a spiegare perché la figlia fosse stata trasportata portata in ospedale qualche ore dopo il ferimento ma si è giustificato dicendo che si era accorto una volta a casa del ferimento della figlia. Molte le incongruenze come la collocazione delle ferite: la ragazzina, alta un metro e 50 presentava ferite soprattutto nella parte bassa del corpo, nonostante l'aggressore fosse stato descritto come un uomo alto 1 metro e 80 centimetri.