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Migranti, sgombero a Ventimiglia Scontri con la polizia, due arresti

In mattinata, lʼazione delle forze dellʼordine: allontanata anche con qualche episodio di violenza una cinquantina di persone. Ma lʼemergenza rimane: e comincia il Ramadan

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Una giornata di grande tensione a Ventimiglia, dove nella prima mattinata le forze dell'ordine hanno effettuato un'operazione di sgombro delle scogliere e dei loro pressi ancora occupati dai migranti africani rimasti bloccati per la chiusura delle frontiere francesi. Molti hanno effettuato resistenza passiva, qualcuno si è ribellato opponendosi fisicamente: due persone sono state fermate per resistenza a pubblico ufficiale.

Un blitz non privo di violenze - Tutto è cominciato alle 7.30 ai Balzi Rossi, a qualche centinaio di metri dal confine italo-francese di Ponte san Ludovico, a Ventimiglia. Con un blitz congiunto polizia e carabinieri hanno sgomberato i migranti che da quattro giorni dormivano sotto il ponte della ferrovia, nella pineta. Una cinquantina sono stati portati via con il pullman della Croce Rossa che, alla fine di una giornata terribile, si è dissociata dagli scontri che hanno provocato contusi e feriti sia tra i migranti che tra le forze dell'ordine. Negli occhi dei presenti e delle fotocamere, le immagini dei migranti costretti a terra e portati via di peso, le mani sul viso e attorno al collo.

Scogliera "isolata", rafforzata la sorveglianza - Ora tutti temono che la scena si ripeta: i migranti sono stati trasferiti alla stazione ferroviaria di Ventimiglia, dove ci sono strutture messe a disposizione da Rfi e dal Comune. Ufficialmente il blitz si è reso indispensabile, le condizioni igieniche sanitarie di quell'area si erano fatte insostenibili. Gli scoglii sono stati in un certo modo "confinati" tra muretto e mare da una barriera di transenne, "un provvedimento che sembra essere illegale e senza fondamento giuridico", dicono gli avvocati dell'Asgi, impegnati in questi giorni nei centri di accoglienza siciliani. La polizia ha iniziato a sorvegliare i sentieri che dalla frontiera di Ponte San Luigi scendono fino a Ponte San Ludovico per evitare che le quotidiane riammissioni dalla Francia - 70 al giorno - vadano a alimentare il popolo della scogliera. Collocati anche i posti di blocco sull'Aurelia per evitare che i profughi portati a Ventimiglia preferiscano tornare vicino allafrontiera. E' cosi', con uno stato di tensione latente, che si affronta una lunga notte.

Mercoledì notte comincia il Ramadan - E mercoledì sera, la luna nuova porterà con se' il mese di Ramadan e il sole cocente toccherà anche i fedeli musulmani che di giorno non potranno né mangiare, né' bere: sono gia' stremati dai giorni passati sul mare, e il mese del digiuno comandato dal Corano diventa una preoccupazione grande, tanto che in serata la Croce rossa italiana e francese ha tenuto a' una riunione per decidere il da farsi. I mediatori culturali, entrambi musulmani, rallenteranno la loro preziosissima opera per seguire le regole del digiuno. Le ambulanze raddoppieranno la loro presenza. Ci saranno anche i medecins du monde, i medici volontari che gia' hanno prestato la loro opera nei primi giorni della scogliera.