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Genova, giovane down aggredito su bus: "Eʼ stato vergognoso"

Il ragazzo stava canticchiando mentre ascoltava la musica dalle cuffiette: un 50enne indispettito lo ha insultato, minacciato e colpito con un pugno tra lʼindifferenza degli altri passeggeri

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Prima è stato offeso per dieci minuti e poi è stato colpito con un pugno al volto, mentre era a bordo del bus che dal centro di Genova va a Sampiedarena, da un uomo sui 50 anni, robusto e alto circa un metro e novanta che, al capolinea, si è allontanato facendo perdere le sue tracce. E' la brutta avventura capitata a un 27enne down di origine ecuadoregna che era sul mezzo e canticchiava mentre ascoltava con le cuffiette la sua musica preferita. L'aggressione è scattata da parte di un uomo che forse conosceva la vittima e che era infastidito dalla situazione. Gli altri passeggeri non sono intervenuti, mentre l'autista del bus ha dato subito l'allarme.

"E' stato vergognoso, - ha raccontato l'autista del bus, una donna - nessuno dei tanti passeggeri presenti ha avuto il coraggio o si è sentito in dovere di intervenire a difesa del giovane".

"Mi sono accorta di quanto accaduto alla fine - ha aggiunto - quando, aprendo le porte al capolinea, dal monitor della telecamera ho visto un uomo che cercava di fare scendere un altro passeggero con la forza. Non riuscendovi, prima di andarsene gli ha sferrato un violento pugno al viso. Sono subito accorsa, ma ormai l'aggressore si stava allontanando. Non potevo inseguirlo: ho chiamato la polizia e infuriata mi sono rivolta ai passeggeri chiedendo perché non erano intervenuti in difesa del ragazzo. Noi autisti conosciamo quel giovane, di solito viaggia vicino al posto guida. Ieri invece si era seduto vicino a una delle uscite, forse per ascoltare in santa pace la musica e canticchiare le canzoni, come fa sempre. Quell'uomo l'ha colpito per questo, perché voleva farlo smettere".

Alla fermata è arrivata la madre della vittima che, dopo essersi sincerata delle condizioni del figlio, il quale non ha avuto bisogno di farsi visitare al pronto soccorso, ha presentato denuncia. La caccia all'aggressore è aperta.