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Vatileaks 2, il memoriale di monsignor Balda: "Una notte con la Chaouqui"

Riprende il processo in Vaticano e, dopo i messaggi hot, spunta il memoriale del prelato spagnolo. Lei contrattacca: "Solo calunnie"

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"Non potevo cedere... Avevo sempre il Papa davanti agli occhi che parlava della sacralità delle donne sposate. Mi vergognavo di quello che avevo fatto con Francesca". Riprende in Vaticano il processo sul caso Vatileaks 2 e spunta il memoriale di monsignor Lucio Balda, arrestato l'1 novembre. La Francesca di cui parla è la Chaouqui, anche lei alla sbarra. Avrebbe sedotto il monsignore il 28 dicembre del 2014 ma lei nega: "Solo calunnie".

A svelare il contenuto del memoriale del prelato spagnolo, a pochi giorni dalla diffusione di sms hot tra i due protagonisti dello scandalo e la successiva smentita della stessa Chaouqui, è il quotidiano La Repubblica.

La notte con la Chaouqui a Firenze - Monsignor Balda parla esplicitamente di quel rapporto consumato a Firenze undici mesi fa. E svela di essersi pentito subito dopo pur faticando ad allontanarsi dalla Chaouqui: "Ho avuto paura, lei aveva tanti numeri di telefono - dichiara il sacerdote nel memoriale consegnato l'8 novembre, una settimana dopo il suo arresto, in cui fa nomi e cognomi -. Ricevetti un invito a pranzo da Luigi Bisignani: volevano farmi credere che Francesca lavorava per i servizi segreti. Assisteva in modo abituale alle feste a Palazzo Grazioli. E' amica di Gianni Letta e di sua moglie, del cardinale Touran, ha una grande relazione con il ministro della Salute Beatrice Lorenzin".

L'incontro con i giornalisti - Quanto al presunto furto di documenti, monsignor Balda si difende spiegando quanto accadde in un incontro, a marzo, con i giornalisti finiti pure loro sotto processo per i libri-inchiesta sul Vaticano, Gianluigi Nuzzi ed Emiliano Fittipaldi: "Francesca mi organizzò un aperitivo. Quando vidi Nuzzi, che conoscevo, feci finta di non conoscerlo. Ho passato i documenti, ho cercato di dare quelli meno pericolosi e dannosi, o di scarso valore".

La Chaouqui non ci sta: "Solo calunnie" -
Francesca Chaouqui rimanda ogni accusa al mittente e promette battaglia: "Sono pronta a querelare l'avvocato di Balda per la fuga di notizie folli che sta organizzando - dichiara la pierre al quotidiano -. Balda, per come è fatto, non ha alcun piacere a venire a letto con me e io, conoscendo miliardari ed emiri, se volessi tradire mio marito non mi metterei con un vecchio prete a cui non piacciono le donne".

La Procura di Roma apre un'inchiesta - Intanto la Procura di Roma ha aperto un'inchiesta nei confronti di Francesca Immacolata Chaouqui e del marito Corrado Lanino per la vicenda del castello di San Girolamo, a Narni (Umbria). Il procedimento è stato avviato sulla base degli atti giunti per competenza dalla Procura di Terni, che indagava sul dissesto della curia locale e su una serie di operazioni immobiliari tra cui la compravendita del castello, struttura di proprietà del comune, che nel 2010, secondo gli inquirenti, venne acquistato da una società immobiliare (ritenuta riconducibile a uomini della curia ternana) con un'asta considerata truccata dagli investigatori. Alcune intercettazioni telefoniche hanno portato al coinvolgimento della Chaouqui.