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Terremoto, la macchina dei soccorsi si mette in moto da tutta Italia

Non solo messaggi di cordoglio dalle altre regioni: in partenza dal Piemonte allʼAbruzzo mezzi e uomini per portare soccorso e conforto alla popolazione colpita dal sisma

La macchina dei soccorsi è partita.

Da tutta Italia stanno convergendo sulle zone colpite dal terremoto uomini, mezzi e aiuti di ogni tipo. Dal Piemonte all'Abruzzo, passando per Lombardia e Veneto si mettono a disposizione anche posti letto per i feriti. Ecco la mobilitazione regione per regione, come coordinata dalla teleconferenza interregionale.

Il piano interregionale degli aiuti Al termine della teleconferenza tra le regioni risultano in partenza per le zone colpite dal sisma, Lazio, Umbria e Marche, le colonne mobili di Friuli Venezia Giulia, Abruzzo e Molise. L'Umbria ha dichiarato la totale autosufficienza per la gestione dell'emergenza. Le altre regioni hanno dato la loro disponibilità per un totale di 19 moduli di assistenza alla popolazione, ulteriori unità cinofile per ricerca persone disperse, tecnici per la valutazione dei danni e funzionari per l'assistenza ai comuni colpiti.

Dal Piemonte Il Piemonte ha allestito i propri moduli di assistenza alla popolazione completamente autosufficienti, per un totale di 500 persone. Sono partite le unità cinofile richieste e la colonna mobile è pronta e rimane in attesa della conferma della destinazione da parte del Dipartimento della protezione civile.

Dalla Lombardia e da Milano "Anche la Protezione civile della Città metropolitana di Milano è entrata in azione dopo la grave situazione verificatasi in Centro Italia dopo il violento sisma di questa notte". Lo si legge in una nota della Città metropolitana di Milano. "Già stamani - si trova ancora scritto - ha partecipato a un briefing di coordinamento della Protezione civile presso la Regione Lombardia in cui si è deciso l'invio delle unità cinofile di ricerca e di un elicottero con a bordo due unità e l'équipe sanitaria. Inoltre, personale tecnico inquadrato nella colonna mobile della Città metropolitana è pronto a partire per una prima attività esplorativa (scouting) nelle aree colpite dal terremoto".

Dal Veneto E' attivata in ogni sua componente la macchina di aiuti della Regione Veneto che, fin dalle prime ore del mattino, il presidente Luca Zaia, supportato dall'assessore Gianpaolo Bottacin e dai tecnici regionali, ha messo a disposizione del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, per contribuire ai soccorsi alle popolazioni del centro Italia colpite dal sisma. Per quanto riguarda la parte sanitaria, su richiesta del Dipartimento Nazionale, è partito per Rieti l'elicottero del Suem 118 di Padova, con un equipaggio completo di anestesista rianimatore che fa base all'aeroporto reatino per contribuire al recupero e al trasporto dei feriti. Da Venezia è partita la squadra Urban Search And Rescue composta da Vigili del Fuoco e sanitari (un medico e un infermiere formati per intervenire in situazioni catastrofali) del Suem 118. La Sanità veneta è pronta anche per eventuali necessità di ricovero: sono stati infatti messi a disposizione 10 posti letto di terapia intensiva e il numero eventualmente necessario di letti di degenza. 300 sacche di sangue sono pronte a partire, se necessario, dal Centro Trasfusionale regionale. Dal punto di vista delle azioni di protezione civile, sono state inviate, e sono sul posto, due unità cinofile specializzate nella ricerca delle persone, ed è stata allestita una colonna mobile in grado di realizzare un campo base totalmente indipendente con tende, servizi igienici, cucine, per 250 persone. I tecnici della Protezione Civile del Veneto hanno concluso da poco una videoconferenza con il Dipartimento Nazionale, dal quale si attendono indicazioni su dove e quando inviare la struttura mobile.

Dall'Abruzzo Uomini e mezzi della Protezione Civile Abruzzo sono già nelle zone terremotate di Lazio, Marche e Umbria. Il consigliere regionale delegato, Camillo D'Alessandro ha confermato il massiccio impiego di uomini e mezzi. "Dai primissimi momenti dopo il terremoto ci siamo subito attivati con mezzi uomini ovviamente coordinandoci con la Protezione Civile Nazionale. Tutto questo dopo aver verificato che in Abruzzo non ci sono stati fortunatamente problemi, se non qualche situazione a L'Aquila e Montereale (L'Aquila) da monitorare. Stiamo portando avanti le verifiche tecniche sugli immobili pubblici, e allo stesso tempo, dopo aver verificato che la situazione è comunque sotto controllo, abbiamo potuto concentrarci sulle zone terremotate di Lazio, Marche e Umbria. Stiamo inviando anche altri uomini e mezzi nelle zone colpite dal terremoto, sempre coordinandoci con la Protezione Civile Nazionale". La Regione Abruzzo ha messo anche a disposizione gli autobus del servizio pubblico Tua per una seconda fase. "Quando arriverà il momento di trasferire le popolazioni, abbiamo detto che se può servire, metteremo a disposizione i nostri mezzi del Trasporto Regionale, sempre sotto il coordinamento nazionale".

Dal Molise L'intervento di soccorso della Regione Molise, concordato e coordinato dal Dipartimento nazionale della Protezione civile, sarà concentrato nel comune di Amatrice (Rieti). Lo comunica il governatore, Paolo Frattura. In partenza dal Molise oltre a tende per l'accoglienza degli sfollati, cucina da campo, bilici e gruppi elettrogeni, anche una tensostruttura di circa 200 metri quadri destinata ai soccorsi.

Dall'Emilia Solidarietà alle popolazioni del centro Italia colpite dal sisma, donazioni tramite conti correnti e raccolta fondi, interventi nelle zone devastate dal terremoto con uomini, mezzi e strutture d'emergenza: l'Emilia, ferita dal doppio tragico sisma del 20 e 29 maggio 2012, si è subito messa in moto. Oltre alla prima colonna di 20 camion, con a bordo un centinaio di volontari e tecnici dell'Agenzia regionale di Protezione civile, partita in mattinata, anche enti locali, sindacati e partiti stanno mettendo a punto iniziative. La Province di Modena e Reggio Emilia hanno aperto conti correnti e le risorse raccolte saranno utilizzate per gli interventi nei prossimi mesi. A Bologna è in campo anche il Comitato inquilini resistenti: gli occupanti di via De Maria hanno deciso di raccogliere beni di prima necessità per i terremotati. Il Pd si sta attivando "per mettere in campo tutte le iniziative di solidarietà e di sostegno possibili", ha detto il segretario regionale Paolo Calvano, mentre la direzione di Festareggio ha deciso di devolvere 2 euro per ogni biglietto acquistato per il concerto di di Wolfmother e la Festa provinciale dell'Unità di Modena devolverà parte dell'incasso della serata a beneficio delle zone devastate. Anche i sindacati annunciano la loro mobilitazione.