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Taxi, proteste anti-Uber: caos a Roma, Milano e Torino

Sit-in nei pressi di Palazzo Madama: non piace il maxiemendamento del Milleproroghe, passato al Senato, che penalizzerebbe pesantemente la categoria

Da Roma a Milano, a Torino, scatta la protesta dei tassisti contro il maxiemendamento al Milleproroghe, nel quale è inserita una norma che secondo la categoria favorirebbe Uber, il servizio taxi è bloccato a Roma, Torino e Milano.

Nella Capitale, l'agitazione si è estesa anche negli aeroporti di Fiumicino e Ciampino, praticamente svuotati di auto bianche. Secondo l'Autorità di garanzia per gli scioperi, è stata "violata la legge sull'esercizio del diritto di sciopero".

Sit-in fuori dal Senato - Nei pressi di Palazzo Madama gli autisti hanno manifestato per dire "no" alla normativa, che secondo gli addetti ai lavori spianerebbe la strada alle multinazionali come Uber. L'emendamento Lanzillotta, approvato in Senato e ora al vaglio della Camera, rinvia infatti al 31 dicembre il termine per il ministero delle Infrastrutture per emanare il provvedimento finalizzato a impedire le pratiche di esercizio abusivo di taxi e quelle di noleggio con conducente. In tutta la zona la circolazione è andata in tilt e le linee degli autobus sono state deviate.

Garante ai sindacati: "Violate norme su sciopero" - In seguito ai "blocchi" del servizio taxi in alcune città, l'Autorità di garanzia per gli scioperi ha scritto alle organizzazioni sindacali di categoria maggiormente rappresentative, "eccependo la violazione della legge sull'esercizio del diritto di sciopero". Lo fa sapere lo stesso garante, che ha anche invitato i sindacati "a porre in essere le iniziative idonee a far cessare ogni disservizio, adoperandosi fattivamente affinché i propri iscritti rispettino scrupolosamente le previsioni contenute nella legge".

Delrio convoca sindacati dei tassisti il 21 febbraio - Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, ha convocato tutte le sigle sindacali dei tassisti per un incontro martedì 21 febbraio. Lo comunica il ministero, sottolineando che la decisione arriva dopo "la richiesta da parte di Unica-Cgil e Uritaxi per un incontro in tempi brevi con tutte le sigle sindacali per affrontare le problematiche del settore".

Milano, assemblea spontanea in stazione Centrale - I tassisti milanesi si sono radunati in "assemblea spontanea" alla Stazione Centrale di Milano, sospendendo il servizio in città. "Aspettiamo notizie dell'incontro con il prefetto - spiegano - e poi decideremo cosa fare. Ora assicuriamo il servizio a chi ne ha realmente bisogno". Davanti all'hotel Gallia c'è stata anche un'animata discussione tra i tassisti e un autista di una Ncc (Noleggio con conducente): la polizia è intervenuta per mediare.

I sindacati: "Verso una sanatoria per Uber e gli abusivi" - "Il ministro Delrio si assuma la responsabilità del governo - protesta Nicola Di Giacobbe, di Unica taxi Cgil -. La legge 21 si può migliorare ma solo con il consenso delle categorie. Gli impegni presi si rispettano".

Duro anche il rappresentante di Usb taxi Riccardo Cacchione: "Ci siamo radunati al Senato per avere notizie più fresche. La norma del maxiemendamento comporta una deregolamentazione del servizio di noleggio con conducente. Se passa, le limitazioni territoriali per gli Ncc saranno pesantemente ridotte". E Alessandro Genovese di Ugl taxi: "E' una sanatoria pro Uber e pro abusivi, lo hanno capito tutti. Il governo si assuma le sue responsabilità".

Denuncia di Codacons: "Interruzione di pubblico servizio" - Il Codacons intende depositare un esposto urgente alle Procure di Roma, Milano e Torino chiedendo un'indagine sulla protesta "alla luce dell'interruzione di pubblico servizio e blocco stradale". "Sta succedendo qualcosa di gravissimo e intollerabile - dicono all'associazione dei consumatori -. Senza alcun preavviso gli utenti sono stati privati di un servizio pubblico, con immensi disagi per i cittadini".