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Sindaco di Amatrice: "Qui è il Vietnam, serve una task force fissa"

"Eʼ necessario che non si rimbalzino più le decisioni". Intanto, le operazioni di soccorso della Protezione civile continuano

"Ora qui è il Vietnam".

A parlare è il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, che descrive in tutto il suo dramma la situazione della cittadina del reatino devastata dal terremoto del 24 agosto. "Crollano ancora strade, crollano ancora edifici, qui ci sono delle problematiche enormi", spiega il primo cittadino, che poi accusa: "Serve una task force che stia qui, non che ci sono ma che poi si rimbalzano sempre le decisioni".

Ritardi nella rimozione delle macerie - Il sindaco lamenta gli ostacoli di una burocrazia elefantiaca che rallentano la rimozione delle macerie. "Mancano gli atti formali per partire. Poi ci sono gli edifici vincolati, che necessitano di autorizzazioni particolari. Tutto è stato predisposto, ma manca il là operativo. Pareri e autorizzazioni tardano ad arrivare. La scuola, invece, per il 13 sarà pronta."

"Reperite 100 unità abitative"- Cominciano a vedersi i primi risultati dell'iniziativa "AmatriceSolidale". Pirozzi: "Abbiamo già reperito più di 100 unità abitative messe a disposizione dalle persone che avevano una seconda casa nella zona. Presto si svolgerà una verifica per constatare i requisiti di agibilità di queste strutture"

Curcio: "I soccorsi sono ancora in fase operativa"- Nel frattempo, le operazioni di soccorso proseguono senza sosta. "Finora sono 295 le vittime e, a 14 giorni dal sisma, si continua a scavare - ha sottolineato il capo del Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, durante un'audizione in Commissione Ambiente alla Camera -. Faccio un appello per razionalizzare un po' le fasi".
Curcio ha evidenziato che, dato che la zona colpita si trattava anche un luogo di villeggiatura, "il numero di vittime è paragonabile a quello dei feriti, dato insolito per questo tipo di catastrofi ambientali".