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Roma, crollano 3 piani di un palazzo sul Lungotevere: diffide a lavori nel 2012

Tragedia sfiorata: lʼedificio era stato evacuato poco prima. Lʼinquilina che ha dato lʼallarme: "Il colpevole deve pagare". Un altro residente: "Pensavamo a un attentato". Si indaga per disastro colposo Ironia in Rete: "Neanche un sindaco a cui dare la colpa"

Roma, crollano 3 piani di un palazzo sul Lungotevere: diffide a lavori nel 2012 - foto 1
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Tre piani di un palazzo sono crollati nella notte sul Lungotevere Flaminio a Roma.

Non ci sono vittime o feriti. Il cedimento ha interessato il settimo, il sesto e il quinto piano di un edificio al civico 70, non lontano dal teatro Olimpico. La struttura è stata evacuata poco prima in seguito alla segnalazione ai pompieri di una residente, che dichiara: "Chi ha causato tutto questo deve pagare". Forse era stato rimosso un muro portante.

Roma, crollano 3 piani di un palazzo sul Lungotevere: diffide a lavori nel 2012

Il crollo è avvenuto davanti agli occhi degli inquilini appena usciti dall'edificio. Fonti giudiziarie rivelano che nel 2012 e nel 2013 i vigili del fuoco avevano diffidato dall'eseguire lavori all'interno dello stabile.

"Rimossi elementi portanti"- Secondo un altro residente, architetto di professione, la causa del crollo è da ricercare nei lavori di ristrutturazione di un appartamento. "Io abito al quinto e sesto piano. Nell'appartamento accanto al mio (quello del crollo, ndr) stavano facendo dei lavori, hanno rimosso dei tramezzi che collaboravano con i muri portanti, cioè sostenevano parte del peso. Si vedeva dalla mia finestra. L'idea era un grande open space. Io non sapevo se avessero puntellato", dice Massimo Goffredo prima di aggiungere: "Inoltre al piano di sopra c'erano degli enormi e pesantissimi vasi di cemento, pieni di terra e acqua, per cui più volte avevamo protestato. A mio avviso il loro peso ha contribuito al cedimento".

"Pensavamo a un attentato terroristico" - Ecco il racconto di un'altra residente: "Abbiamo sentito bussare forte alla porta e poi l'invito concitato dei vigili a scendere in strada in un primo momento abbiamo pensato a un attentato terroristico". Così una inquilina della palazzina che ha visto crollati tre piani in lungotevere Flaminio a Roma racconta il momento dell'evacuazione dell'edificio, avvenuto intorno alle 2 di questa notte.

Dieci le famiglie evacuate - Ad evitare la tragedia, come detto, è stata Agea Rodriguez, l'inquilina che ha dato l'allarme intorno alle quattro perché, sentendo scricchiolii e rumori strani, si era insospettita. Sono subito intervenuti i vigili del fuoco e i vigili urbani che, in dieci minuti, hanno fatto evacuare le undici famiglie che vivono nello stabile.

Ipotesi collasso per lavori in un appartamento - A provocare il cedimento potrebbero essere stati dei lavori in un appartamento dell'edificio. E' l'ipotesi su cui si sta lavorando in queste ore. Il comandante dei vigili urbani di Roma Raffaele Clemente ha affermato: "C'è un' indagine di polizia giudiziaria, pare ci fossero dei lavori e dobbiamo capire che tipo di interazione ci sia stata tra i lavori e il collasso". La Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine: si ipotizza il reato di disastro colposo.

Chiuso al traffico il Lungotevere Flaminio - A seguito del crollo, è stato chiuso al traffico il Lungotevere Flaminio, nel tratto che va da piazza Gentile da Fabriano a Ponte Duca D'Aosta (Stadio Olimpico). Il traffico risulta paralizzato in entrambi i sensi di marcia. Le ripercussioni stanno riguardando un vastissimo quadrante della città, in particolare quello nord, che va dalla Salaria a Prati, ma si estendono anche alla tangenziale. Gli incolonnamenti riguardano sia i flussi di traffico in entrata a Roma che quelli in uscita.

Teatro Olimpico resterà chiuso - "Il teatro Olimpico è compromesso, non potrà operare per un po'. Non sappiamo se la struttura sia stabile, ma certo non possiamo far accedere spettatori in un edificio cosi". Lo ha affermato il comandante dei vigili urbani Raffaele Clemente. "Ancora non abbiamo informazioni sui danni strutturali - ha aggiunto - ma presumibilmente non ci sono danni". "Ora ci vogliamo organizzare in modo tale che il danno sia il minimo possibile per i lavoratori e il pubblico". Era in programma uno spettacolo di Max Giusti.

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