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Roma, a fuoco un deposito di rifiuti: odore acre in centro, chiuso un asilo

Il Campidoglio: "Nessun valore fuori dalla norma, ma per precauzione meglio non aprite le finestre". Costa: "Appello per evitare emergenza rifiuti". Nellʼimpianto finisce il 25% dellʼindifferenziata della Capitale

Roma, a fuoco un deposito di rifiuti: odore acre in centro, chiuso un asilo - foto 1
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Un vasto incendio è divampato nella notte in un capannone adibito a deposito rifiuti nell'impianto Ama sulla via Salaria, a Roma.

Una densa e alta colonna di fumo si è sollevata nella zona, e l'odore di bruciato sprigionato è stato avvertito in diverse zone della città e anche nel centro della Capitale. Per precauzione è stato chiuso un asilo nelle vicinanze. Le fiamme si sono propagate per tutta la struttura, di circa 2mila metri quadrati.

Il Comune: "Tenere chiuse le finestre" - Dal Campidoglio fanno sapere che le prime misurazioni effettuate da Arpa Lazio nelle centraline vicine all'impianto non hanno registrato valori fuori dalla norma per l'inquinamento dell'aria. Si raccomanda comunque, per precauzione, di tenere chiuse le finestre nelle zone dove si percepisce l'odore acre dei rifiuti, ma soprattutto "di evitare attività fisiche all'aria aperta ed evitare di consumare prodotti colti nell'area circostante l'incendio". Sul caso indagano i carabinieri e da ore i vigili del fuoco sono al lavoro per spegnere le fiamme con dodici squadre, per un totale di circa 40 uomini impegnati.

Preoccupa la gestione dei rifiuti - "L'impianto è completamente compromesso - afferma presidente del III Municipio Giovanni Caudo -. Sono bruciati spazzatura, olio e plastica, ma i vigili del fuoco ci hanno tranquillizzato perché i fumi si dirigono verso zone non abitate. Quindi al momento non siamo allarmati per questo. Adesso ovviamente quell'impianto non potrà più essere utilizzato e bisognerà affrontare seriamente e tutti insieme la questione rifiuti di Roma, affinché l'immondizia che non arriva più qui non finisca per strada. Qui arrivava quasi il 25% dell'indifferenziata di Roma. E' impossibile rimettere in funzione il deposito perché tutti i macchinari sono compromessi e per spegnere le fiamme completamente, come ci hanno spiegato i vigili del fuoco, ci vorranno un paio di giorni".

Preoccupa la gestione del ciclo rifiuti - Preoccupato anche il presidente dell'Ispra (istituto superiore protezione e ricerca ambientale del ministero) Stefano Laporta, che avverte: "L'incendio è grave, ma quello che preoccupa sarà la gestione del ciclo rifiuti a Roma nei prossimi giorni".

Costa: "Appello per evitare emergenza rifiuti" - "Anche io come il premier Conte faccio un appello a tutte le Regioni. Adesso bisogna risolvere subito la questione dei rifiuti, queste 800 tonnellate che ogni giorno arrivano qua e che devono trovare ospitalità altrove. Questo è l'elemento emergenziale". Così il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa. Il ministro ha quindi spiegato che la collocazione alternativa dei rifiuti in questione è temporanea.

Il custode: "Uno scoppio nella notte" - Il custode dello stabilimento avrebbe raccontato di aver sentito uno scoppio nella notte prima dell'esplosione dell'incendio.

Cabina di regia in Campidoglio: nessun valore fuori norma - E' stata convocata in Campidoglio una cabina di regia a cui partecipano, tra gli altri, la Protezione civile e il dipartimento comunale tutela ambientale che si occupa di qualità dell'aria per monitorare la situazione e prendere i provvedimenti necessari. Il Campidoglio sta verificando le cause del rogo e sta valutando tutte le opzioni per redistribuire i rifiuti della città che venivano lavorati nell'impianto, compromesso dalle fiamme e reso ormai inutilizzabile. Finora le tre centraline di monitoraggio non hanno registrato valori fuori norma.

La procura indaga per disastro colposo - La Procura di Roma indaga per disastro colposo. I magistrati di piazzale Clodio attendono le informative delle forze dell'ordine intervenute dopo la prima segnalazione fatta dai vigilantes che operano presso la struttura. Non è escluso che i magistrati possano ipotizzare anche il reato di danneggiamento seguito da incendio. Gli inquirenti procederanno al sequestro parziale della struttura che è comunque totalmente inagibile.

Nessuna ipotesi esclusa, anche il sabotaggio - Gli accertamenti tecnici che verranno disposti dalla procura puntano a cercare di chiarire le cause che hanno scatenato le fiamme. Al momento non si esclude alcuna pista dal fenomeno dell'autocombustione a quella legata ad un atto doloso o di sabotaggio.

Virginia Raggi: "Serve il supporto di tutti" - "Voglio lanciare un appello a tutte le città del Lazio e alle altre Regioni per collaborare in questo momento, soprattutto alla vigilia di Natale, per supportare Ama nel risolvere temporaneamente e nel minor tempo possibile questa situazione". Lo ha detto il sindaco Virginia Raggi invitando gli altri territori ad aiutare la municipalizzata romana attraverso la ricezione dei rifiuti che venivano trattati nel Tmb Salario.

Zingaretti: "Entro sera la soluzione" - "Ci auguriamo che già in serata, alla vigilia del picco natalizio di produzione rifiuti, saremo in grado di risolvere il problema - dice il governatore della Regione Lazio Nicola Zingaretti -. Comunque faremo di tutto per aiutare la Capitale. In collaborazione con il Comune, stiamo ascoltando tutti. Si tratta di ricollocare un quantitativo molto importante di materiale. Siamo già attivi con le altre regioni e l'impiantistica regionale".