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Roma: 17enne in coma dopo la rissa, la lite per una spinta alla cugina

Indagati per lesioni gravissime quattro giovani. Uno di loro avrebbe urtato la ragazza. Poi gli insulti, lʼinseguimento e il pestaggio

Roma: 17enne in coma dopo la rissa, la lite per una spinta alla cugina - foto 1
ansa

Sarebbe stata la spinta a una ragazza, la cugina del 17enne finito in coma, la causa della lite alla discoteca Room 26 di Roma, a due passi dalla Nuvola di Fuksas.

La reazione del giovane avrebbe poi scatenato la rissa, il pestaggio, l'inseguimento, con il drammatico finale. Il liceale preso a botte, ritrovato solo la mattina dopo e ancora ricoverato in terapia intensiva al San Camillo di Roma.

A ricostruire i fatti accaduti quella notte è il "Corriere della Sera", secondo cui il diverbio si sarebbe sviluppato con persone conosciute dalla vittima. Il pm ha indagato per lesioni gravissime Giorgio A., 25 anni, di Acilia, Luca N., Patrizio P. e Francesco P., tutti di 23 anni. Con loro si sarebbe scatenata la rissa, al termine della quale lo studente del quartiere residenziale tra Roma e Ostia sarebbe finito in fondo a una scala della Nuvola, con gravi lesioni cerebrali. La caduta o le botte prese hanno causato al giovane i gravi danni che lo hanno mandato in coma? Il fatto va ancora chiarito.

I quattro amici avrebbero inseguito e preso a botte il giovane, nella notte tra venerdì e sabato fuori dalla discoteca dove si trovavano. Nel privé c'erano dieci persone, sei amici del liceale, tra cui la cugina, e i quattro giovani: erano seduti a tavoli separati, ma probabilmente si conoscevano tutti. Sembra che prima ci sia stato un litigio per un drink "rubato", forse per sbaglio, dal 17enne all'altro gruppo, poi la reazione del ragazzo all'urto alla cugina, a un ginocchio, da parte dei più grandi. Il 17enne sarebbe intervenuto a difesa della ragazza e sarebbero partiti gli schiaffi, gli insulti, le grida. Prima dentro il locale, e poi all'esterno, con il 17enne inseguito dagli altri e preso a botte. Con la caduta in fondo alla rampa di scale dove il giovane venne poi trovato la mattina successiva.