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Parentopoli, Ama: ok ai licenziamentiRoma, via dipendenti assunti nel 2008

Pugno duro dellʼazienda municipalizzata per lʼambiente. Secondo i magistrati, nel caso delle 41 assunzioni, "molti degli assunti erano legati a rapporti di parentela o affinità con esponenti politici"

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Il Cda di Ama, l'azienda municipalizzata di Roma per l'ambiente, su proposta del presidente Daniele Fortini, ha deliberato di procedere al licenziamento dei dipendenti assunti nel 2008 a chiamata diretta tuttora in organico (37 su 41) e di 23 autisti anch'essi assunti nel 2008. La sentenza della "Parentopoli" in Ama ha portato, il 27 maggio, alla condanna dell'ex a.d. Franco Panzironi a 5 anni e 3 mesi di reclusione.

Non si tratta di una "vendetta politica ma di ristabilire legalità e giustizia", Soddisfatti in Campidoglio. Proprio poco tempo fa il sindaco Ignazio Marino si era espresso sul tema, insistendo per mandare via i dipendenti entrati in azienda "non per merito ma per chiamata diretta".

A dire addio al posto in ufficio nella municipalizzata che si occupa di rifiuti a Roma anche 23 autisti. "Erano stati giudicati inizialmente inidonei - ha spiegato Fortini -. Per il Tribunale invece dolosamente hanno avuto, attraverso una correzione dei punteggi, l'idoneità che ha permesso loro di essere assunti". Ma i sindacati hanno avvertito: "Non esistono licenziamenti collettivi, ci saranno ricorsi".

Secondo i magistrati, nel caso delle 41 assunzioni, avvenute tra il 2008 e il 2009, "come appurato dalla pg - si legge nelle motivazioni della sentenza - molti degli assunti erano legati a rapporti di parentela o affinità con esponenti politici o persone a costoro vicine ed erano espressione del volere, per nulla trasparente, dell'amministratore delegato". Tra gli assunti oltre a quello che sarebbe poi diventato il genero dell'ex ad Franco Panzironi, il figlio del responsabile della segreteria di Alemanno, la figlia del caposcorta di quest'ultimo e almeno altre sei persone vicine ad ambienti della politica locale romana.