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Papa: il denaro è il terrorista che tenta di governare il mondo

Nellʼudienza con i movimenti popolari il pontefice ha trattato anche il tema della corruzione e lʼemergenza immigrazione

Nel mondo c'è "il primato del denaro" e non quello dell'essere umano.

"Chi governa allora? Il denaro. Come governa? Con la frusta della paura, della disuguaglianza, della violenza economica, sociale, culturale e militare", ha detto il Papa nell'incontro con i movimenti popolari. "C'è un terrorismo di base che deriva dal controllo globale del denaro sulla terra e minaccia l'intera umanità chee alcuni erroneamente chiamano terrorismo religioso". Un pensiero anche ai migranti: "Situazione obbrobriosa, una vergogna".

Emergenza immigrazione "Cosa succede al mondo di oggi che, quando avviene la bancarotta di una banca, immediatamente appaiono somme scandalose per salvarla, ma quando avviene questa bancarotta dell'umanità non c'è quasi una millesima parte per salvare quei fratelli che soffrono tanto? E così il Mediterraneo è diventato un cimitero, e non solo il Mediterraneo... molti cimiteri vicino ai muri, muri macchiati di sangue innocente". Così il Papa parlando ai movimenti popolari. La situazione dei migranti è "obbrobriosa", ha sottolineato: "Posso solo descrivere con una parola che mi venne fuori spontaneamente a Lampedusa: vergogna".

Contro la corruzione nella Chiesa "La corruzione non è un vizio esclusivo della politica. C'è corruzione nella politica, c'è corruzione nelle imprese, c'è corruzione nei mezzi di comunicazione, c'è corruzione nelle chiese e c'è corruzione anche nelle organizzazioni sociali e nei movimenti popolari". Lo ha detto il Papa aggiungendo: "E' giusto dire che c'è una corruzione radicata in alcuni ambiti della vita economica, in particolare nell'attività finanziaria, e che fa meno notizia della corruzione direttamente legata all'ambito politico e sociale. E' giusto dire che tante volte si utilizzano i casi corruzione con cattive intenzioni. Ma è anche giusto chiarire che quanti hanno scelto una vita di servizio hanno un obbligo ulteriore che si aggiunge all'onestà con cui qualunque persona deve agire nella vita. La misura è molto alta: bisogna vivere la vocazione di servire con un forte senso di austerità e di umiltà. Questo vale per i politici ma vale anche per i dirigenti sociali e per noi pastori", ha sottolineato Francesco.

"L'austerità è l'antidoto alla corruzione" "Davanti alla tentazione della corruzione, non c'è miglior rimedio dell'austerità; e praticare l'austerità è, in più, predicare con l'esempio. Vi chiedo di non sottovalutare il valore dell'esempio perché ha più forza di mille parole, di mille volantini, di mille 'mi piace', di mille retweets, di mille video su Youtube". Lo ha detto il Papa nell'udienza ai movimenti popolari.

Sulla democrazia "Voi, organizzazioni degli esclusi e tante organizzazioni di altri settori della società, siete chiamati a rivitalizzare, a rifondare le democrazie che stanno attraversando una vera crisi". Lo ha detto il Papa rivolgendosi ai movimenti popolari. "Non cadete nella tentazione della casella che vi riduce ad attori secondari o, peggio, a meri amministratori della miseria esistente. In questi tempi di paralisi, disorientamento e proposte distruttive, la partecipazione da protagonisti dei popoli che cercano il bene comune può vincere, con l'aiuto di Dio, i falsi profeti che sfruttano la paura e la disperazione, che vendono formule magiche di odio e crudeltà o di un benessere egoistico e una sicurezza illusoria", ha aggiunto Bergoglio.

"Il futuro è nelle mani dei popoli" "Il futuro dell'umanità non è solo nelle mani dei grandi leader, delle grandi potenze e delle e'lite. E' soprattutto nelle mani dei popoli; nella loro capacità di organizzarsi e anche nelle loro mani che irrigano, con umiltà e convinzione, questo processo di cambiamento". Lo ha detto il papa nell'udienza ai movimenti popolari. "Anche la Chiesa - ha sottolineato Francesco - può e deve, senza pretendere di avere il monopolio della verità, pronunciarsi e agire specialmente davanti a situazioni in cui si toccano le piaghe e le sofferenze drammatiche, e nelle quali sono coinvolti i valori, l'etica, le scienze sociali e la fede".