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Omicidio Alatri, rischio ritorsioni sui fermati: posti in isolamento

I due sono in regime di isolamento e costantemente monitorati per il rischio di ritorsioni da parte di altri detenuti

Mario Castagnacci e Paolo Palmisani, i due fermati per l'omicidio di Emanuele Morganti, massacrato di botte ad Alatri, sono stati posti, nel carcere di Regina Coeli, in regime di isolamento e sono costantemente monitorati.

La decisione è stata presa per il rischio di ritorsioni da parte di altri detenuti. Intanto l'avvocato di Castagnacci, Tony Ceccarelli, ha deciso di rinunciare all'incarico, spiegando però di non aver "subito alcuna pressione".

Uno dei due fermati per l'omicidio di Emanuele Morganti, Mario Castagnacci, era stato fermato a Roma giovedì 23 marzo perché trovato in possesso di centinaia di dosi di droga ma fu rilasciato il mattino successivo, ovvero il 24 marzo. La notte poi avvenne ad Alatri il terribile pestaggio di Emanuele. Il gip, convalidando l'arresto per Castagnacci e altri tre complici, riconobbe la tesi difensiva del "consumo di gruppo" che portò alla scarcerazione.

Ad eseguire l'arresto di Castagnacci e degli altri tre erano stati i carabinieri della Stazione San Pietro durante un'operazione antidroga in un appartamento a Roma. Durante la perquisizione erano state trovate 300 dosi di cocaina, 150 di crack e 600 di hashish. Poi erano scattati gli arresti. Il 24 marzo, ovvero il giorno dopo, i quattro erano comparsi davanti al gip di Roma che aveva convalidato gli arresti ma rimettendoli in libertà senza richiedere l'osservanza di nessun tipo di obbligo. Castagnacci è considerato dagli investigatori autore anche del colpo mortale.

La droga ha scatenato la follia omicida? - Si ritiene che all'origine della ferocia insensata messa in atto da Castagnacci e dal fratellastro Paolo Palmisani, l'altro fermato, vi sia stata l'assunzione di un mix di droghe e alcol. Castagnacci ha anche alcuni precedenti: nel 2011 era stato arrestato perché in possesso di 5 chili di hashish ed attualmente ha un procedimento in corso, sempre per traffico di stupefacenti.

Il legale di Mario Castagnacci lascia la difesa - L'avvocato di Mario Castagnacci, Tony Ceccarelli, ha anche fatto sapere di aver rinunciato all'incarico. "E' stata una decisione autonoma, presa senza alcuna pressione", sottolinea il legale. "Lo dico - specifica - perché in questi giorni sono stati molti i colleghi, anche di indagati più marginali, che sono stati minacciati e malmenati".