Nozze gay, Marino: era la cosa giusta "Anche Ue invita a non discriminare"
Il primo cittadino di Roma ritiene "doverosa" la trascrizione dellʼatto di matrimonio avvenuto allʼestero per le 16 coppie gay e ribadisce la correttezza del suo comportamento
"C'è un'indicazione di 12 anni fa dell'Ue a tutti i Paesi di evitare ogni forma di discriminazione rispetto al sesso di una coppia, quindi penso che abbiamo fatto la cosa giusta". Lo ha detto il sindaco di Roma Ignazio Marino parlando della trascrizione dei 16 matrimoni gay contratti all'estero. "Qualunque atto - ha aggiunto - può forse cancellare un pezzo di carta, ma nessuno può cancellare l'esperienza avvenuta sabato in Campidoglio".
Il primo cittadino di Roma dichiara che la cerimonia di domenica è stata "la cosa giusta, confortata dalla presenza delle famiglie e dei bambini" e dichiara: "Penso fosse doverosa la trascrizione di un atto redatto ufficialmente da un Paese dell'Ue con tutti i documenti di supporto preparati dai consolati e dalle ambasciate".
"Dal mio punto di vista, inoltre - aggiunge Marino - un atto di matrimonio celebrato a Boston o a Toronto o a New York non costituisce una differenza se la coppia è omosessuale o eterosessuale".