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Mafia Capitale, sequestrati beni per 100 milioni a imprenditore arrestato

Il provvedimento riguarda non solo terreni, immobili, yacht e auto, ma anche alcune imprese legate al piano casa. Il tribunale del Riesame ha confermato la custodia in carcere con lʼaggravante mafiosa per Salvatore Buzzi, Giovanni De Carlo e altri nove indagati

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La guardia di finanza di Roma ha sequestrato un patrimonio del valore di 100 milioni di euro riconducibile a Cristiano Guarnera, imprenditore arrestato nell'ambito dell'indagine su "Mafia Capitale". Il provvedimento di sequestro riguarda, tra l'altro, quote societarie, 178 immobili e 3 terreni. Alcune delle imprese sequestrate erano coinvolte nel piano emergenza casa.

Nel dettaglio, il provvedimento di sequestro riguarda le quote societarie, il capitale sociale e l'intero patrimonio aziendale della: Edilizia Piera Srl, dell'Immobiliare Torre Argentata costruzioni Srl, della Verdepamphili Srl, dell'Igma Costruzioni Srl del Gruppo immobiliare Universo Srl e il 52% del capitale sociale della Devil Custom Cycles Srl che opera nel settore della manutenzione e riparazione di veicoli.

A questo si aggiungono 178 immobili e 3 terreni situati a Roma, a Sacrofano e Mentana, alle porte della Capitale, a Villaricca, vicino Napoli, e a Pordenone. Sequestrata anche uno yacht e 10 veicoli, tra auto e moto.

Buzzi resta in cella - Il tribunale del Riesame di Roma ha confermato la custodia in carcere con l'aggravante mafiosa per Salvatore Buzzi, Giovanni De Carlo e altri nove indagati. Torna invece in libertà Riccardo Mancini, ex ad dell'Ente Eur, mentre Giovanni Fiscon, ex direttore generale dell'Ama, va ai domiciliari.