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Il Papa: "No ai giovani-divano, siete capaci di fare grandi cose"

Il Santo Padre si rivolge ai ragazzi di tutto il mondo in vista della Giornata mondiale della gioventù e li esorta a far sì che la loro vita "diventi strumento per migliorare il mondo"

"Quando Dio tocca il cuore di un giovane, questo diventa capace di azioni grandiose".

Lo dice Papa Francesco nel messaggio ai giovani del mondo in occasione della 32esima Giornata mondiale della gioventù, che si celebrerà il 9 aprile. "Gesù vi chiama a lasciare un'impronta nella vita - continua il Santo Padre - Il nostro tempo non ha bisogno di giovani-divano". Ed esorta i ragazzi a "camminare con coraggio nel presente e speranza per il futuro".

"Le 'grandi cose' che l'Onnipotente ha fatto nell'esistenza di Maria - riprende Bergoglio - ci parlano anche del nostro viaggio nella vita, che non è un vagabondare senza senso, ma un pellegrinaggio che, pur con tutte le sue incertezze e sofferenze, può trovare in Dio la sua pienezza".

E ancora, facendo il confronto con la madre di Cristo: "Come la giovane Maria, potete far sì che la vostra vita diventi strumento per migliorare il mondo".

Il pontefice invita poi i giovani di tutto il mondo a intraprendere il cammino di preparazione spirituale che condurrà alla celebrazione internazionale della Giornata mondiale della gioventù, che sarà a Panama dal 22 al 27 gennaio 2019.

"Cari giovani - dice Francesco nel video - con il vostro approccio, con il coraggio che avete, con i vostri sogni e ideali, cadono i muri dell'immobilismo e si aprono strade che ci portano a un mondo migliore, più giusto, meno crudele e più umano. Anche Dio vi guarda e vi chiama, e quando lo fa vede tutto l'amore che siete capaci di offrire. La Chiesa e la società hanno bisogno di voi".

"Attenzione ai reality, sono una falsa realtà" - Il Santo Padre fa poi un cenno a community e reality dicendo: "Tanti dicono che voi giovani siete smemorati e superficiali. Non sono affatto d'accordo! Però occorre riconoscere che in questi nostri tempi c'è bisogno di recuperare la capacità di riflettere sulla propria vita e proiettarla verso il futuro. Avere un passato non è la stessa cosa che avere una storia".

E spiega: "I volti dei giovani, nei 'social', compaiono in tante fotografie che raccontano eventi più o meno reali, ma non sappiamo quanto di tutto questo sia 'storia', esperienza che possa essere narrata, dotata di un fine e di un senso".

"I programmi in tv - aggiunge - sono pieni di cosiddetti 'reality show', ma non sono storie reali, sono solo minuti che scorrono davanti a una telecamera, in cui i personaggi vivono alla giornata, senza un progetto. Non fatevi fuorviare da questa falsa immagine della realtà! Siate protagonisti della vostra storia, decidete il vostro futuro".