Il Papa attacca l'aborto: "Non è un atto civile, è come affittare un sicario"
"Come può essere terapeutico un atto che sopprime una vita innocente? Il rifiuto della vita nasce dalla paura"
Nuovo appello del Papa contro l'aborto.
"Vi domando: è giusto fare fuori una vita umana per risolvere un problema? E' come affittare un sicario", ha detto infatti il Pontefice nel corso dell'udienza generale. "Un approccio contraddittorio consente la soppressione della vita nel grembo materno in nome della salvaguardia di altri diritti. Ma come può essere terapeutico o civile un atto che sopprime una vita innocente nel suo sbocciare?".
Il Santo Padre sottolinea che "la violenza e il
rifiuto della vita nascono in fondo dalla paura. L'accoglienza
dell'altro, infatti, è una sfida all'individualismo. Pensiamo,
ad esempio, a quando si scopre che una vita nascente è
portatrice di disabilità, anche grave. I genitori, in questi
casi drammatici, hanno bisogno di vera vicinanza, di vera
solidarietà, per affrontare la realtà superando le comprensibili
paure. Invece spesso ricevono frettolosi consigli di
interrompere la gravidanza. E' un modo di dire 'interrompere la
gravidanza', perché in realtà significa
fare fuori qualcuno".
"Un bimbo malato è un dono di Dio" - Secondo Bergoglio "un bimbo malato è
come ogni bisognoso della terra, come un anziano che necessita
di assistenza, come tanti poveri che stentano a tirare avanti: colui o colei che si presenta come un problema è in realtà un
dono di Dio che può tirarmi fuori dall'egocentrismo e farmi
crescere nell'amore". E ha concluso l'udienza, dedicata al comandamento "Non uccidere", con queste parole: "La vita vulnerabile ci
indica la via di uscita, la via per salvarci da un'esistenza
ripiegata su se stessa e scoprire la gioia dell'amore".