Il caldo eccezionale mette alla prova il territorio: siccità e mari tropicali
Le intense e prolungate ondate di caldo africano stanno facendo soffrire il nostro territorio ed il Mar Mediterraneo
Il caldo non accenna ad attenuarsi, specialmente sulle regioni centro-meridionali dove, per i prossimi giorni, si attendono ancora valori prossimi ai 40 gradi. Questo mese di Luglio ha tutte le carte in regola per diventare il mese più caldo della storia d'Italia. Conseguenza di questo caldo eccezionale è il problema della siccità: in molte regioni, nonostante gli ultimi episodi temporaleschi, è da oltre un mese che non si registrano piogge significative. Il Livello del Fiume Po, monitorato anche nelle scorse settimane, rimane ad oggi intorno ai -7,27 metri al di sotto dello zero idrometrico. Come mostra la mappa realizzata dalla NOAA lo stato di salute della vegetazione analizzato la scorsa settimana, rispetto alla stessa settimana del 2014, è di un livello visibilmente inferiore non solo sull'Italia, ma anche su tutti i Paesi dove l'ondata di caldo è stata più intensa e persistente.
Lo stato di salute della vegetazione viene misurato considerando l'umidità e le temperature.
Vendemmia anticipata - In Liguria la Giunta regionale ha anticipato i tempi di vendemmia di un mese: i vitigni stanno risentendo del clima eccezionalmente caldo e della prolungata siccità. Il periodo di vendemmia dunque aprirà il 4 agosto per poi terminare il 15 novembre.
Mediterraneo Tropicale
Ulteriore grave conseguenza di questo caldo così prolungato è il surriscaldamento del Mediterraneo, che già a metà mese ha fatto segnare valori tipici di mari tropicali. Le temperature superficiali delle acque del Mediterraneo sono rimaste di 4/5 gradi al di sopra della norma per molte settimane, complice l'assenza di vento e le poderose ondate di caldo africano che hanno interessato l'Europa meridionale.
Solo nelle ultime ore i valori si sono attenuati, grazie all'indebolimento dell'alta pressione sul Nord Italia e alla presenza di venti moderati soprattutto tra Liguria, Corsica e Sardegna, dove le raffiche hanno superato i 60km/h. Il vento, difatti, ha rimescolato le acque superficiali facendo abbassare di qualche grado la temperatura dell'acqua. I valori rimangono comunque sopra le medie stagionali di +3/+4 gradi, come mostra la mappa che mostra le anomalie delle temperature della superficie del Mediterraneo, realizzata all'interno del progetto MyOcean ISAC-CNR.
