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Padova, sparò a un ladro in casa: condanna a 4 anni confermata in appello

Lʼaccusa per Walter Onichini, macellaio, è di tentato omicidio. Il commento: "In questo Paese è meglio fare i delinquenti"

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La Corte d'appello di Venezia ha confermato la condanna a quattro anni e 11 mesi nei confronti di Walter Onichini, il macellaio di Legnaro (Padova) accusato di tentato omicidio per aver sparato e ferito un ladro che il 22 luglio 2013 si era introdotto nella sua villetta assieme ad alcuni complici.

Onichini aveva poi caricato l'uomo in auto, abbandonandolo a un chilometro da casa.

Il procuratore generale Giancarlo Buonocore aveva chiesto l'assoluzione dell'imputato, con la derubricazione del reato iniziale a lesioni colpose. Di fatto aveva così "attenuato" la posizione del macellaio senza il bisogno di attendere la pubblicazione della nuova legge sulla legittima difesa. Una posizione che era stata commentata con favore dall'avvocato difensore Ernesto De Toni.

Il ferito, l'albanese Nelson Ndreaca, 27 anni, nel processo di primo grado si era costituito parte civile lamentando i danni provocati da Onichini ma era rientrato precipitosamente in patria per evitare la condanna nel contemporaneo processo per l'assalto alla casa del commerciante padovano. Per il tentato furto è stato condannato in contumacia a tre anni e otto mesi di reclusione.

Onichini: "In Italia meglio fare i delinquenti" - Stremato dopo sette ore di camera di consiglio, Onichini ha dichiarato: "In questo Paese hanno ragione i ladri, bisogna fare i delinquenti in Italia". Con queste parole il macellaio padovano ha commentato la conferma della sentenza di primo grado, emessa il 18 dicembre 2017 per tentato omicidio. Il collegio presieduto dal giudice Carlo Citterio non ha ritenuto di derubricare il reato a lesioni colpose provocate da un eccesso colposo di legittima difesa. Sconvolto, Onichini ha abbandonato l'aula accompagnato dalla sua famiglia. Il suo avvocato Ernesto De Toni ha già annunciato che impugnerà la sentenza dopo aver letto le motivazioni.