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Uccisi a Pordenone, lʼindagato cambia versione: "Ero vicino a luogo delitto"

Giosuè Ruotolo è lʼunico indagato per la morte di Trifone Ragone e Teresa Costanza, i due fidanzati uccisi in un parcheggio la sera del 17 marzo. Dopo otto ore di interrogatorio, ha respinto tutte le accuse

Giosuè Ruotolo indagato per trifone ragone
tgcom24

Avrebbe cambiato versione Giosuè Ruotolo, l'unico indagato per la morte di Trifone Ragone e Teresa Costanza, i due fidanzati uccisi a Pordenone il 17 marzo. Il 26enne, che ha sempre sostenuto di essere rimasto sempre in casa quella sera, adesso avrebbe raccontato di essere uscito per qualche minuto e di essersi effettivamente trovato vicino al luogo del delitto. Dopo 8 ore di interrogatorio, ha respinto tutte le accuse.

La ricostruzione del ragazzo, che ha sempre negato ogni accusa, non ha mai convinto gli inquirenti. Due, in particolari, gli elementi che contraddicono la tesi di Ruotolo: le immagini delle telecamere nella zona del delitto, che hanno ripreso per ben due volte, proprio nell'ora in cui la coppia sarebbe stata uccisa, l'auto dell'indagato e quei sette minuti di buco, tra un passaggio e l'altro, spiegabili solo con una sosta nella zona.

La nuova versione di Ruotolo, scrive il Corriere della Sera, parrebbe chiarire proprio questi due aspetti, pur contraddicendo quello che finora aveva ribadito più volte. Quella sera - riconosce ora il militare - non sono stato a casa, ma sono uscito per andare al Palasport. Non mi sono fermato perché non trovavo parcheggio, così ho deciso di andare a correre nella zona. Poi però, a causa del freddo, dopo pochi minuti sono tornato a casa. Una versione del tutto inedita che Ruotolo avrebbe nascosto "per paura di compromettere il concorso alla guardia di finanza".

Il legale della famiglia Ragone: "Killer tra gli amici" - "L'indagine ci dice che il killer non veniva da lontano, ma è probabile che fosse nella cerchia degli amici forse addirittura degli ex conviventi". Lo ha affermato Nicodemo Gentile, uno dei legali della famiglia Ragone, fuori dal Tribunale di Pordenone. "Probabilmente - ha aggiunto il legale - si tratta di qualcuno nel giro molto stretto delle sue amicizie. Non bisogna pensare che dietro un grande crimine ci sia sempre un grande movente".

Indagato respinge tutte le accuse - Si è concluso dopo oltre otto ore l'interrogatorio. Da quanto si è appreso, l'unico indagato per il duplice omicidio avrebbe rigettato le accuse rispondendo alle domande degli investigatori.