FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Trieste, carico di 800 armi sequestrato al porto: era destinato al Belgio

Il ministro dellʼinterno Angelino Alfano ha specificato che si tratta "per ora di sequestro amministrativo". I fucili a pompa provengono dalla Turchia ed erano diretti anche in Germania e Olanda

sequestro armi trieste
ansa

Un carico di circa 800 fucili a pompa, provenienti dalla Turchia e diretti in Germania, Olanda e Belgio, è stato scoperto dalla Guardia di Finanza e dalle Dogane al porto di Trieste. "Si tratta per ora di un sequestro amministrativo", ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano sottolineando che "si stanno facendo tutti gli approfondimenti". Le armi erano trasportate, senza autorizzazioni, da un Tir olandese condotto da un cittadino turco.

Trieste, carico di 800 armi sequestrato al porto: era destinato al Belgio

I fucili sequestrati sono marca "Winchester" e calibro 12-51 e 12-47, e valgono circa 500mila euro. Le armi sono arrivate tre giorni fa allo scalo giuliano provenienti dalla Turchia e destinati a un operatore del ramo in Belgio. Regolarmente prodotti in uno stabilimento turco, ognuno nella propria scatola, i fucili erano in un autoarticolato con targa olandese, condotto da un cittadino turco, insieme ad altre merci destinate in Germania e Olanda. Tutti denunciati nella bolla di carico.

La particolarità del carico, la sua provenienza e la destinazione, hanno attivato ulteriori controlli da parte delle Fiamme Gialle e dei funzionari doganali del servizio Antifrode. Sebbene non vi fossero irregolarità di tipo doganale, è stato però scoperto che non era stata chiesta autorizzazione alle Autorità di pubblica sicurezza, obbligatoria per il trasporto, anche se non destinato al territorio nazionale.

Carico fermato per irregolarità nei documenti - Mercoledì è scattato il sequestro, su richiesta della Procura della repubblica di Trieste, con la denuncia dell'esportatore turco, per l'ipotesi di reato di commercio non autorizzato di armi. Sono in corso ulteriori accertamenti su tutta la filiera del carico e in particolare sui destinatari. E' la prima volta che un carico di armi in transito per Trieste viene fermato per irregolarità nei documenti.

Procuratore capo di Trieste: "Controlli incentivati" - Il procuratore capo di Trieste, Carlo Mastelloni ha definito il sequestro "rilevante" sottolineando che la Guardia di Finanza "abbia ben interpretato questo momento storico incentivando i controlli nell'ambito portuale, zona sensibile che con la propria attività condiziona commercialmente la città di Trieste".

"Trieste registra 250mila transiti annui da e per la Turchia" - Per il responsabile del Servizio Antifrode dell'Ufficio delle Dogane di Trieste, Nicola Palladino, "in questo periodo lavoriamo con la maggiore precisione possibile sul quel che passa dal porto, che registra 250mila transiti annui da e per la Turchia".