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Vive 35 anni con una garza in panciaora chiede 230mila euro di danni

Venne dimenticata nel 1976 durante un intervento chirurgico per unʼulcera: da allora lʼuomo ha convissuto con dolori lancinanti, sottoponendosi a esami e operazioni. Ma la causa è stata scoperta solo nel 2011

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-afp

Per 35 anni avrebbe vissuto con una garza dimenticata dai medici nell'addome durante un'operazione chirurgica, soffrendo dolori lancinanti e sottoponendosi a esami e interventi senza che il corpo estraneo venisse individuato. Ora il protagonista, un 70enne della Bassa Modenese, ha chiesto un risarcimento di 230mila euro (che con gli interessi di 35 anni diventano oltre 500mila) alla Regione Emilia-Romagna e all'assicurazione dell'Ausl modenese.

La garza, secondo quanto denunciato dall'avvocato Mario Marchiò, che assiste l'uomo, sarebbe stata dimenticata nel 1976, durante un intervento chirurgico per un'ulcera. Dopo l'intervento l'uomo iniziò a lamentare forti dolori che lo costrinsero a sottoporsi a numerose visite.

Nel 1982, dopo diverse gastroscopie, la diagnosi fu di "gastrite cronica e polipi iperplastici". Il paziente venne curato e fece altri controlli, finché nel 1989 gli fu diagnostica un'infiammazione alla base dei polmoni con un "addensamento", e nel 2011 venne ricoverato per un'occlusione intestinale. In quella occasione fu individuata la massa estranea, considerata "di sospetta natura tumorale". Di nuovo operato, il 16 dicembre 2011 in sala operatoria i medici si accorsero che non c'era un tumore ma una garza.

"Se le negligenze mediche sono ormai prescritte dal punto di vista penale, e nessuno pagherà mai con una condanna - sottolinea il legale al Resto del Carlino - la causa civile può essere intentata perché la prescrizione parte da quando è stato scoperto il danno, in questo caso nel 2011. Il mio cliente ha rischiato la morte e oggi convive con le conseguenze di quel drammatico errore".