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Emergenza migranti, Minniti: "Adesso vedo la luce in fondo al tunnel"

Il ministro dice che sul fronte sicurezza la situazione è tranquilla e che non si vedono minacce imminenti di terrorismo. In discesa i numeri di omicidi e femminicidi

Emergenza migranti, Minniti:
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"Abbiamo esaminato la situazione dell'ordine pubblico, è tranquilla".

Lo ha detto il ministro dell'Interno Marco Minniti, che ha presidiato il Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica di Ferragosto. "Nei primi setti mesi dell'anno - ha continuato - abbiamo il quadro di un Paese accogliente, con livelli buoni di sicurezza". Il fenomeno migranti resta un'emergenza, ma, ha detto il numero uno del Viminale, "vedo la luce in fondo al tunnel".

Terrorismo, attenzione alta ma non ci sono minacce imminenti - Il ministro ha spiegato che il quadro della minaccia legata al terrorismo "rimane alto ma non c'è nessuna minaccia imminente". Nei primi mesi dell'anno sono state 67 le espulsioni, i rimpatri effettivamente fatti nel Paese di provenienza. Dal primo gennaio 2015 abbiamo espulso 199 persone". La situazione di sicurezza resta complessivamente positiva, ha precisato, in seguito a una serie di "attività, in particolare del Comitato antiterrorismo, che tiene insieme le forze di polizia e dell'intelligence", unico caso in Europa. Lo scambio di informazioni in tempo reale, ha aggiunto, è essenziale e ha dato risultati straordinari.

"La gente ha paura e noi vogliamo essere dappertutto" - Il nostro obiettivo, ha affermato, è "essere presenti dappertutto, per rispondere alla richiesta di sentimento di sicurezza della gente", perché la presenza sul territorio è quello che serve a dare una sensazione di sicurezza.

Migrazioni fenomeno epocale - Esaminando il fenomeno migratorio, Minniti ha detto che "il quadro non è congiunturale ma epocale: i dati ci dicono che abbiamo una lieve flessione rispetto ai dati dello scorso anno. Ma i fenomeni risentono di moltissime variabili, quindi serve cautela per approcciare i dati. Non commentavo i dati con flussi in crescita e non li commento ora. Faremo un bilancio solo in futuro. Si tratta di un fenomeno con molte variabili, da esaminare con grande cautela. Il principio fondamentale è la sicurezza dei cittadini, noi dobbiamo governare e non subire i flussi. Deve essere questo l'obiettivo di un grande Paese".

"La luce in fondo al tunnel" - Il leader del Viminale ha detto però di vedere "una luce in fondo al tunnel" sul fronte migranti e ha spiegato: "Come è stato per i Balcani, anche nel Mediterraneo centrale e occidentale l'Europa deve affrontare la sfida unita e mettendo in campo risorse adeguate perché si è dimostrato che attraverso una azione coordinata è difficilissimo ma non impossibile" risolvere i flussi dei migranti. "Siamo ancor sotto il tunnel, è lungo, ma per la prima volta io incomincio a vedere la luce alla fine del tunnel. Non so se sono troppo ottimista" ma l'auspicio è che si possano affrontare i flussi con impegno, il coordinamento, la passione civile di un grande paese.

"Rispettiamo le Ong che non hanno firmato" - Ha poi assicurato: "Rispettiamo le due Ong che non hanno firmato il nostro Codice. Crediamo ci debba essere un rapporto di fiducia tra il dispositivo di sicurezza e salvataggio nazionale e le Ong. Pensiamo che questo rapporto debba andare avanti per il salvataggio di persone nel Mediterraneo centrale; si pone poi la questione delle condizioni di vita, questo è l'assillo personale mio e dell'Italia. Su questo abbiamo lavorato e messo in campo una iniziativa, questo deve essere l'imperativo su cui lavorare insieme al governo libico". E sul caso Iuventa: "E' la prima volta che una nave di una Ong viene sequestrata: se vengo smentito sono il più contento di tutti".

Omicidi diminuiti - Minniti ha poi detto che nei primi sette mesi dell'anno "i delitti sono diminuiti del 12% gli omicidi del 15%, quelli riconducibili a criminalità organizzata del 41%". Diminuite anche rapine e furti.

Risultano in calo i femminicidi, scesi di oltre il 23%, "ma non sono soddisfatto", ha precisato il ministro, perché "non c'è nulla di più terribile e inaccettabile della violenza di genere, sarò soddisfatto quando avremo cancellato questo tipo di reato".

L'emergenza incendi: oltre mille al giorno - Infine, sulla situazione incendi Minniti ha detto che l'Italia sta affrontando una situazione difficile: da inizio anno gli incendi sono cresciuti del 70%, con oltre 1000 interventi al giorno. Ringraziando la Protezione civile e tutte le forze dell'ordine, il ministro ha spiegato che "alle Regioni spetta per legge la responsabilità primaria in questo campo e vogliamo farlo sempre più. Vogliamo rafforzare l'iniziativa di prevenzione verso l'attività dolosa: gran parte degli incendi sono di carattere doloso".

E ancora: "Gli incendi sono dovuti in parte da imperizia, in parte da negligenze comportamentali, come l'incendio nel Gran Sasso, in altri casi c'è un vero e proprio disegno criminale di singoli, in alcuni casi anche di volontari. Abbiamo messo in campo oggi un elemento di maggiore controllo del territorio con la Protezione civile e l'arma dei carabinieri che faranno uso di nuove tecnologie".