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Domenica drammatica al mare e in montagna: almeno 8 morti

Sei vittime per annegamenti, due alpinisti precipitati

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Giornata drammatica sulle spiagge e nelle montagne italiane: almeno otto le vittime per annegamenti e incidenti. Tre anziani sono morti sulle spiagge dell'Emilia-Romagna, oggi particolarmente affollate. Due vittime nel Cesenate: un 79enne a Gatteo, in mattinata, e nel pomeriggio una turista tedesca 74enne a Zadina, per "sindrome da sommersione". Un 86enne è morto colpito da un malore questa mattina a Lido Estensi, sulla riviera ferrarese. Grave, infine, un 75enne soccorso a Milano Marittima e portato all'ospedale di Ravenna.

In Puglia, a Gallipoli, un turista di Gonzaga (Mantova) di 86 anni è morto mentre faceva il bagno. Era in vacanza con la moglie. L'anziano è stato colto da un malore e poi da un arresto cardiaco. Alcuni bagnanti hanno dato l'allarme ai bagnini che lo hanno soccorso e portato a riva tentando inutilmente di rianimarlo. L'uomo, Odoardo Guerrieri Gonzaga, nobile, imprenditore, amministrava nel mantovano una nota tenuta agrituristica.

Un turista di 63 anni, originario della provincia di Terni, è morto al largo di Porto San Giorgio (Fermo) dopo essere caduto in acqua da un gommone dove si trovava con un altro turista, anche lui umbro, di 57 anni. Non è ancora chiara la dinamica dell'incidente. E per un fatto simile un bambino di tre anni è rimasto ferito ad un piede, probabilmente a causa dell'elica del gommone da cui è caduto nel porto di Arbatax, in Sardegna, mentre l'imbarcazione stava ormeggiando. Subito trasportato all'ospedale di Lunisei, per il bambino non ci sarebbero rischi di danni permanenti al piede.

Ad Empoli è morta in una piscina all'esterno di un casolare una donna di 66 anni, originaria della Gran Bretagna ma residente nella città toscana: anche lei si sarebbe sentita male mentre faceva il bagno. Il marito, tuffatosi, non è riuscito a salvarla. I sommozzatori di Treviglio, nel bergamasco, hanno invece soccorso una donna di 33 anni e suo figlio di 10 che hanno rischiato di annegare dopo essersi tuffati in acqua nel tentativo di acciuffare il loro cane, un cucciolo di pitbull, che era finito nell'Adda a Fara Gera.

E purtroppo non sono mancati gli incidenti mortali anche in montagna. Un architetto veneto, di Mestre, è morto sabato sera nelle Dolomiti di Sesto. L'uomo ha perso la vita precipitando per una trentina di metri durante la discesa dalla ferrata del Monte Paterno (2.746 m). Faceva parte di una comitiva veneta che era partita dal rifugio Locatelli ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo.

Un alpinista trevigiano, infine, è invece morto precipitando dall'Sass d'Ortiga (2.636 m), nel Gruppo delle Pale di San Martino, nelle Dolomiti trentine occidentali. L'incidente è avvenuto verso mezzogiorno pochi metri dalla cima, dove l'uomo di 64 anni, in salita, ha perso l'appiglio ed è caduto nel vuoto.