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Agguato Acerra, familiari sequestrano ambulanza per salvare un parente

Scaricano per strada il paziente a bordo per soccorrere il pregiudicato, ferito al volto davanti a una cappella votiva

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Hanno bloccato con la forza un'ambulanza, scaricato per strada il ferito che era bordo per trasportare il parente agonizzante, Adalberto Caruso, pregiudicato vittima di un agguato di camorra sabato scorso ad Acerra nel Napoletano. L'uomo era stato colpito in pieno volto da un proiettile. Gli operatori del 118 sequestrati hanno denunciato l'accaduto ai carabinieri.

Una vicenda che ha dell'incredibile. Il cognato di un boss della zona vittima dell'agguato davanti a una cappella votiva, giaceva a terra agonizzante, quando è passata un'ambulanza a sirene spiegate. I parenti non ci hanno pensato due volte: hanno bloccato il veicolo, hanno aperto il portellone posteriore, spinto fuori la barella con a bordo la vittima di un incidente stradale e hanno caricato al suo posto Adalberto Caruso, ormai in fin di vita.


Una corsa inutile in ospedale perché all'arrivo i sanitari hanno dichiarato il decesso. L'ambulanza è, quindi, tornata indietro a recuperare l'altro ferito, assistito sul posto da un medico. L'episodio è stato denunciato alle forze dell'ordine, ma non sarebbe il primo: spesso il personale del 118 in servizio subisce aggressioni e prepotenze, quando interviene per soccorrere personaggi legati alla criminalità organizzata.