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Il maltempo miete 7 vittime in pochi giorni Camionista bloccato per 3 giorni su furgone

Alle cinque vittime di domenica si aggiungono lunedì una donna deceduta a Cuneo dopo essere stata travolta da un blocco di neve caduto da un tetto, e un pescatore, scomparso da sabato, e ritrovato annegato allʼIsola dʼElba

Il maltempo miete 7 vittime in pochi giorni Camionista bloccato per 3 giorni su furgone - foto 1
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Sale a sette il numero delle vittime per il maltempo che ha flagellato numerose regioni italiane nelle ultime ore: ai cinque morti del weekend si aggiungono ora una donna di Cuneo uccisa da un blocco di neve caduto da un tetto, e un pescatore 49enne, di cui non si avevano più notizie da sabato e ritrovato annegato all'Isola d'Elba.

Un camionista è stato portato in salvo dopo essere rimasto bloccato dalla neve per 3 giorni nel suo furgone.

Il maltempo miete 7 vittime in pochi giorni Camionista bloccato per 3 giorni su furgone

Si stacca dal tetto un blocco di neve, muore donna - Una 50enne di Novara è rimasta uccisa da un blocco di neve che si è staccato dal tetto, trascinando con sé alcune pietre. La tragedia è avvenuta a Limone Piemonte, nel Cuneese, dove il maltempo infuria da tre giorni. La donna era appena uscita dalla casa di riposo dove prestava servizio per conto di una cooperativa. Inutile ogni tentativo di rianimazione. Il decesso è stato causato dalla frattura del cranio.

Scivola in acqua per il maltempo, morto pescatore - E' stato ritrovato dai vigili del fuoco il corpo senza vita del pescatore tunisino di 49 anni, che risultava scomparso all'isola d'Elba da sabato. Il cadavere era sotto la chiglia del peschereccio sul quale avrebbe dovuto ricominciare a lavorare il primo marzo. Il peschereccio era ormeggiato a Porto Ferraio. A denunciare la scomparsa dell'uomo ai carabinieri, suo fratello che ne aveva trovato a bordo gli effetti personali. Si ipotizza che, a causa del maltempo, possa essere scivolato in acqua.

Camionista bloccato per tre giorni sul suo furgone - Un camionista è rimasto bloccato per quasi tre giorni sul suo furgone semi sommerso dalla neve sui tornanti di montagna del Cuneese. L'uomo è stato portato in salvo dalle squadre del Soccorso Alpino. Era stato lo stesso camionista, venerdì, a dare l'allarme, ma non aveva voluto lasciare il mezzo, ed ha preferito passare due notti al freddo, a 2.100 metri di altitudine, sulla strada che porta in Francia dal valico del Colle dell'Agnello, a quasi 2.800 metri.

Valanga in Val di Fassa - Una valanga è caduta nella tarda mattinata in Val di Fassa, interessando una pista nei pressi della zona Belvedere. Due sciatori sono rimasti sepolti sotto la massa nevosa ma i soccorsi, arrivati con gli elicotteri, li hanno recuperati ancora in vita. Nelle ultime si segnalava un pericolo valanghe di grado 4, cioè forte.

Chivasso-Aosta, allagamenti sulla ferrovia - Un guasto dovuto a un allagamento ha causato forti rallentamenti sulla linea ferroviaria Chivasso-Aosta. Dicei i treni regionali coinvolti: per quattro ritardi fino a un'ora, mentre per altri sei parte del percorso è stata cancellata. E' stato attivato un servizio con autobus tra Ivrea e Strambino.

Pompei, caduti due alberi negli scavi - Il maltempo di domenica e le forti raffiche di vento hanno causato la caduta di due alberi negli scavi archeologici di Pompei, alle spalle dei teatri e nel Tempio di Venere. In entrambi i casi, dice una nota della Soprintendenza, si tratta di aree già chiuse al pubblico e interessate da interventi del Grande Progetto Pompei. L'albero nell'area del Tempio di Venere, cadendo, si è adagiato sulla parte superiore di Porta Marina. La salita di ingresso viene dunque chiusa al pubblico per consentire le operazioni di rimozione. L'accesso per i visitatori da piazza Esedra e piazza Anfiteatro fino al termine dell'intervento.

Calabria, migliorano le condizioni - In Calabria, dove l'ondata di precipitazioni ha causato la morte di un uomo e il ferimento di un bambino, sono riprese le attività nel porto di Gioia Tauro, interrotte domenica a causa delle forti raffiche di vento. Tra le zone più colpite il Reggino, il Vibonese e la provincia di Cosenza.

Sono state centinaia gli interventi dei vigili del fuoco per rimuovere alberi e cartelli stradali abbattuti dal vento forte. In tutti i Comuni è stata avviata la conta dei danni che, da una prima ricognizione, sarebbero molto ingenti. In molte zone le scuole resteranno chiuse a scopo precauzionale. A Cinquefrondi, nel Reggino, il quartiere del vecchio tribunale è privo di energia elettrica.

A Roma alberi e rami caduti, oltre 200 interventi - Sono oltre 200 gli interventi effettuati tra Roma e provincia dai vigili del fuoco. L'area più colpita è stata quella dei Castelli romani. I pompieri sono stati impegnati anche per allagamenti, pali della luce pericolanti e verifiche di tetti. Nella serata di domenica, a causa del vento forte, tre grossi vasi sono precipitati da un attico di via del Campo Marzio, nel centro storico della Capitale, e si sono infranti sul marciapiede, fortunatamente senza colpire passanti ne' provocare danni. Due alberi sono caduti nel centro della città: uno in via di San Sebastianello, a pochi metri da piazza di Spagna, che fortunatamente non ha provocato danni né feriti. L'altro da un giardino di via dei Servili all'Aventino che ha danneggiato due auto in sosta.

Maltempo, i morti salgono a cinque