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'Ndrangheta, blitz polizia-Fbi tra l'Italia e gli Usa: numerosi arresti

Il gruppo sarebbe responsabile di un traffico internazionale di droga. Tra le persone fermate a New York anche alcune che avevano legami con la storica famiglia mafiosa dei Gambino

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Centinaia di uomini della polizia e dell'Fbi hanno eseguito in diverse regioni italiane e negli Stati Uniti 26 tra arresti e fermi nei confronti di soggetti legati alla 'ndrangheta e a famiglie mafiose americane. Gli arrestati sarebbero responsabili di un traffico internazionale di droga. In corso anche decine di perquisizioni. Alcuni degli arrestati a New York avevano legami con la storica famiglia mafiosa dei Gambino.

Dei 26 provvedimenti restrittivi, otto sono destinati a persone residenti negli Stati Uniti, e 18 in Italia. Oltre 40 le persone indagate. Tra gli arrestati figurano Francesco Ursino, considerato a capo dell'omonima cosca di Gioiosa Ionica e figlio del boss Antonio (già in carcere), e Giovanni Morabito, nipote del boss Giuseppe detto "u' tiradrittu", storico padrino della cosca egemone nella zona ionico-reggina, anch'egli detenuto.

L'obiettivo dell'organizzazione era, secondo gli investigatori, quello di aprire un ponte tra la Calabria e gli Stati Uniti, per consentire alle 'ndrine e alle famiglie mafiose americane di creare un nuovo canale per il traffico di droga tra le due sponde dell'oceano, puntando a conquistare, nel tempo, il posto occupato per anni dai clan di Cosa Nostra.

Gli arresti e i fermi sono stati eseguiti dagli uomini della Squadra mobile di Reggio Calabria e del Servizio centrale operativo della polizia di Stato nelle province di Reggio Calabria, Napoli, Caserta, Torino, Benevento, Catanzaro e a New York negli Stati Uniti. L'inchiesta, denominata "New Bridge" (nel 2008 l'operazione "Old Bridge" svelò le connessioni nel traffico di droga tra le famiglie mafiose siciliane e quelle di oltreoceano) e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, è nata due anni fa grazie alla collaborazione tra la polizia italiana e le autorità americane, resa possibile dal protocollo tra Italia e Stati Uniti in base al quale è previsto lo scambio di investigatori esperti nella lotta alle organizzazioni mafiose. Nel corso dell'operazione sono stati sequestrati oltre otto chili di droga a New York e Reggio Calabria.