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Inchiesta petrolio, De Giorgi: da corvi accuse false, non mi dimetto

"Sarebbe un pericolo per la democrazia se il capo di una forza armata lasciasse lʼincarico a causa dellʼopera di un gruppo di diffamatori"

"Sarebbe un Paese strano se un capo di una forza armata si dimettesse per l'opera di un gruppo di diffamatori".

Queste le parole dell'ammiraglio Giuseppe De Giorgi dopo l'interrogatorio in merito all'inchiesta sul petrolio in Basilicata. Sul dossier anonimo contro di lui, il capo di stato maggiore della marina ha detto: "E' stato già analizzato dall'autorità giudiziaria, sono solo notizie false". Il legale ha presentato istanza di archiviazione.

Le dimissioni, ha detto De Giorgi, "sarebbero un precedente assai pericoloso per una nazione che voglia essere democratica". L'ammiraglio ha poi "confermato che la Difesa è la difesa dell'istituzione prima ancora che dell'uomo, fermo restando che se io dovessi aver commesso errori ne risponderò nelle sedi opportune". E si è detto "fiducioso che la magistratura individui chi è il corvo e i propalatori di queste notizie che sono false". Questo dossier, ha spiegato, "è già stato fatto circolare anni fa ed è stato già analizzato dall'autorità giudiziaria senza dare esito ad alcun risultato e a nessuna prova di fondatezza: di quelle dichiarazioni onestamente non me ne brucia nessuna. Non saprei proprio quale tipo di credibilità possano avere".

"E' chiaro - ha proseguito l'alto ufficiale - che l'accelerazione della distribuzione di queste accuse vecchie, ricontrollate mille volte, girate e reinventate, mira a cercare di dare una spallata. Evidentemente c'è qualcuno, c'è qualche corvo a cui do molto fastidio".

In merito alla sua posizione di capo di stato maggiore della marina, De Giorgi ha sottolineato di non aver "mai pensato a una proroga perché non mi sembra che sia costume da molto tempo dare proroghe alle scadenze del mandato. Io ho avuto un mandato naturale di tre anni e mezzo e quindi francamente non mi aspetto alcuna proroga e non me la aspettavo prima".

M5S: "Il ministro rimuova l'ammiraglio" - Il Movimento 5 stelle, intanto, insorge e chiede la rimozione dell'ammiraglio. "Nonostante la Procura di Potenza lo abbia iscritto nel registro degli indagati per abuso d'ufficio e traffico d`influenza nell'ambito dell'inchiesta su Tempa Rossa e nonostante le notizie diffuse dalla stampa in questi giorni su un dossier che svela i suoi presunti abusi e lo sperpero di risorse pubbliche - chiede il senatore M5S Maurizio Santangelo, primo firmatario di un`interrogazione al ministro della Difesa - il Capo di Stato Maggiore della Marina Giuseppe De Giorgi è ancora al suo posto. Cos'altro deve accadere prima che il ministro Pinotti lo rimuova dal suo incarico, salvando così l`onorabilità dell'intero corpo della Marina italiana?". Per Santangelo è "necessario che il ministro della Difesa lo rimuova immediatamente e che avvii un'indagine interna al suo dicastero per individuare ulteriori responsabili del presunto uso improprio dei sistemi di armamento e della distrazione di risorse finanziarie pubbliche che venivano utilizzate, stando a quanto si legge, per soddisfare quelli che appaiono in tutto e per tutto vizi e lussi della casta".