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Malasanità, chirurgo shock: "Ho lasciato ammazzare una paziente"

La registrazione tra due medici allʼOspedale San Carlo di Potenza: "Se avessi coraggio dovrei denunciarmi", confessa uno allʼaltro. Inchiesta in Procura per la morte di una signora che doveva fare "solo" un intervento di routine per la sostituzione di una valvola cardiaca

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Registrazione inverno 2013, con queste scritte in sovrimpressione inizia la videoregistrazione pubblicata sul sito Basilicata24 dove un chirurgo confessa a un collega di aver "lasciato ammazzare deliberatamente una paziente" che doveva fare un intervento di routine di sostituzione di una valvola cardiaca: "Io ci ho un cruccio, ho lasciato ammazzare deliberatamente una persona; sono giorni che vado a dormire e penso a questa cosa".

"Perché tu puoi ammazzare un cristiano in mille modi ma non deliberatamente, non sapendolo", afferma. Il chirurgo poi accusa il primario di aver voluto insabbiare come sono andate veramente le cose in sala operatoria per evitare di doversi far carico di ogni tipo di responsabilità.

"Oppure se lo sapeva (e qui inizia appunto a parlare del primario dell'Ospedale regionale San Carlo di Potenza, ndr), lo ha fatto apposta e io gli ho lasciato ammazzare una persona". "Io se avessi coraggio dovrei andarmi ad autodenunciare ma alla fine verrei licenziato, alla fine sarei io quello licenziato, perché lui è coperto dalla politica che lo salva, figurati", confessa.

"Tra l'altro G. (collega che aveva appena finito il turno di notte e quindi non poteva stare lì, ndr) era inebetito, era spaventato, lui (il primario) è arrivato un bel po' di tempo dopo ed era ancora più spaventato, ha clampato (pinzettatura strumentale, ndr) l'arteria recisa e basta". Poi gli ha fatto l'intervento, "così poi diciamo che è morta per una complicanza non legata all'intervento, ma legata a questa lacerazione, e come si dimostra che una paziente muore con una lacerazione? E come si dimostra? Perché è morta, e perché non lo hai fatta tu, perché se ne va in galera lui", sottolinea. "Lo sa, lui mi odia perché lo tengo per i coglioni", poi ribadisce cambiando toni.

Però sono "4 contro 1 e io vengo buttato fuori dall'ospedale, di fronte a queste cose la giurisprudenza non è veloce - spiega -. Intanto ti sospendono e tu rimani mesi e mesi a casa a non fare un cazzo, hai capito? Così funziona. Io se avessi fatto quello che avrei dovuto fare mi avrebbero subito sospeso".

L'inchiesta è in corso alla Procura di Potenza, ma in effetti, come scrive Basilicata24, va tutto molto a rilento.