Baby rapinatore, sfogo della madre

"Come stava, così sta, bisogna aspettare un miracolo - ha aggiunto Stefania - Non è vero che quel poliziotto è stato minacciato, ha sparato perché i poliziotti sono fanatici". "Il proiettile è ancora nella testa di Anthony e non può essere asportato - ha proseguito -. Mio figlio sta lottando come un leone per vivere''.

La donna parla avvolta da una coperta per combattere la stanchezza e il freddo della sala d'attesa nelle lunghe ore in cui ripensa al destino della sua famiglia: il marito ucciso durante un tentativo di rapina alle poste, il primo figlio ucciso per ordine della camorra, ora Anthony in coma irreversibile.

"Questa città sta morendo non esistono opportunità per i giovani", accusa. Accanto alla donna ci sono gli amici, i parenti che si alternano nel farle compagnia, cercando di confortarla nella lunga attesa. "I medici ci hanno detto che il suo cuore è forte ma manca l'attività del cervello  - ha spiegato il nonno di Anthony -. Questa situazione può proseguire per alcuni giorni ma anche per tre mesi, un anno''.

E così la speranza della madre resta accesa. La donna non vuole pensare alla morte e precisa anche di non aver autorizzato alcun espianto degli organi per una eventuale donazione dopo il decesso: "Gli organi di mio figlio - ha detto - devono restare a lui, chi ha detto o scritto il contrario ha mentito". L'attesa continua per la mamma di Anthony, sempre sospesa tra rabbia e speranza, con un pensiero che le passa per la testa: "Tra trentasei giorni Anthony compirà 18 anni, il suo cuore è forte".