Romena morta,sotto accusa i medici
Novità nella vicenda di Maricica Hahaianu, l'infermiera romena morta per un pugno alla stazione dell'Anagnina della metropolitana di Roma ad ottobre.
La difesa di Alessio Burtone, in carcere con l'accusa di omicidio preterintenzionale, ha presentato una perizia di parte nella quale, pur ammettendo che la vittima è stata colpita dal giovane, evidenzia cure inadeguate dei medici, inefficienze e mancanze che portarono alla morte di Maricica.
La Hahaianu venne ricoverata al Policlinico Casilino di Roma. Sembrava che fosse fuori pericolo ma poi le sue condizioni peggiorarono improvvisamente fino alla morte.
Secondo la perizia del dottor Romero Alfredo Fontana, la donna quando venne portata al Policlinico non presentava "nessun danno primario di tronco dell'encefalo". Alle 22 della quinta giornata di ricovero si evidenziò, invece, un "danno irreversibile secondario delle strutture dell'encefalo". Il danno, continua l'esperto, "fu conseguente al non trattamento dell'ipertensione endocranica". Sotto accusa, dunque, il reparto di rianimazione nel quale vi sarebbero state gravi mancanze.