FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Ovuli con droga, donna abortisce

Due corrieri della droga, marito e moglie boliviani, sono stati fermati a Fiumicino.

Si fingevano turisti, invece trasportavano nello stomaco e nella vagina ovuli di cocaina dal Sud America. La donna, incinta, ha poi abortito in ospedale: la contaminazione dell'involucro, pieno di droga, ha causato l'interruzione della gravidanza. In ospedale, la donna ha espulso 122 ovuli e l'uomo 80 per un totale di 202 ovuli, pari a 2.5 kg di cocaina.

A fermare i due corrieri allo scalo romano sono stati gli uomini della Guardia di Finanza, in collaborazione con lo Svad dell'Agenzia delle Dogane. Per loI due corrieri sono stati fermati all'aeroporto di Fiumicino dalla Guardia di finanza in collaborazione con lo Svad dell'Agenzia delle Dogane. Per loro è dunque subito scattato l'arresto per traffico internazionale di stupefacenti.

I coniugi, confondendosi tra i numerosi passeggeri appena giunti come loro da San Paolo del Brasile, avevano appena ritirato i bagagli e si accingevano mano nella mano a uscire dallo scalo quando sono stati fermati dai finanzieri. Alle prime domande l'uomo, sicuro di sè, ha dichiarato di trovarsi in Italia con la moglie per un viaggio di piacere, e ha precisato che la signora era incinta.

E' stato l'atteggiamento della donna a insospettire gli investigatori, che si sono ben presto resi conto di avere di fronte due probabili corrieri "ovulatori". Trasportati d'urgenza all'ospedale Grassi di Ostia, marito e moglie sono stati sottoposti a esami radiografici ed ematologici che hanno evidenziato la presenza di corpi estranei nelle loro cavità addominali. Il personale medico ha provveduto a sottoporre la giovane donna a visita ginecologica, accertando il suo stato di gravidanza al secondo mese, ma anche la presenza di ovuli all'interno della vagina.

La tempestività dell'intervento e l'immediato trasferimento in ospedale hanno consentito di scongiurare i letali effetti della "sindrome del body pacher" o dell'ovulatore. Infatti, la rottura di un ovulo avrebbe provocato devastanti disturbi del sistema nervoso che, se non immediatamente neutralizzati, avrebbero potuto procurare crisi convulsive con forte probabilità di arresto cardiaco. Nulla però hanno potuto fare i sanitari per salvare il feto: la contaminazione dell'involucro ha infatti causato l'interruzione della gravidanza.