Caso Gugliotta, Manganelli si scusa
"Quando ci sono questi fatti, c'è amarezza e forte rammarico e voglia di scusarsi con tutti".
Così il capo della Polizia, Antonio Manganelli, ha commentato il caso di Stefano Gugliotta, il giovane aggredito dagli agenti dopo Roma-Inter. "In polizia ci sono uomini e donne straordinarie che ottengono ottimi risultati - ha aggiunto - e naturalmente ritengo riprovevole, ma fisiologico, ogni atto che fuoriesce dall'ordinario svolgimento dell'attività".
"Possono esserci eccessi, manifestazioni che noi andiamo a sanzionare- ha proseguito Manganelli - sono brutte vicende delle quali ci assumiamo le responsabilità e per le quali chiediamo scusa". Possono esserci, ha aggiunto, "fisiologici momenti di smagliatura. Per prevenirli abbiamo costituito un anno fa la scuola della formazione e tutela dell'ordine pubblico che insegna buone pratiche anche attraverso la visione degli errori fatti. Il dialogo e la mediazione - ha sottolineato - è il migliore antidoto anche quando la protesta in piazza è vivace".
"Noi siamo in piazza per tutelare tutti, a cominciare da chi manifesta contro". "Tuttavia - ha concluso Manganelli - singoli episodi non possono offuscare la quotidianità che vede decine di migliaia di appartenenti alle forze di Polizia impegnati tutti i giorni in azioni di antiterrorismo, contro il crimine, in azioni antimafia o negli uffici nei compiti amministrativi che ci sono ancora assegnati".