Ronde,iter complesso: zero iscritti
A Milano e Napoli è stato un flop
Primo bilancio a due mesi dal decreto emanato dal ministro Maroni sulle ronde cittadine: il risultato al momento sembra essere un flop.
A Milano e Napoli, secondo quanto riferisce il quotidiano Dnews, non ci sono iscritti nelle liste del prefetto. E sotto accusa sarebbe la burocrazia: troppo complicato l'iter da seguire e i requisiti da avere per ottenere il via libera. E così, l'entusiasmo iniziale, è stato frenato sul nascere.
Fermi al palo anche i corsi annunciati per addestrare i rondisti e metterli così in regola con la legge. Per ora nessun comune, Milano li aveva annunciati proprio per ottobre, è stato in grado di adempiere all'impegno promesso. Le associazioni che prima del decreto operavano sul territorio in qualche modo sono rimaste operative in deroga alla legge. Ma sono proprio loro i primi a lamentarsi del labirinto burocratico.
Prima liscrizione all'albo, con la presentazione dello statuto e lelenco completo degli associati, poi, dopo il via libera del prefetto, l'attesa del riconoscimento da parte del sindaco. A questo si aggiunge che gli iscritti devono essere volontari, non iscritti a partiti politici e soprattutto prestare la propria opera a titolo gratuito. Albi vuoti come anche le aule che avrebbero dovuto ospitare i corsi. A Milano era stato scelto il luogo delle lezioni e anche le materie (tra queste arti marziali e psicologia) da insegnare. Invece tutto è bloccato e a vigilare sulla sicurezza restano, fortunatamente, le forze dell'ordine.