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Sisma Abruzzo, tutti i precedenti

Da San Giuliano al disastro di Messina

Dalla terribile scossa che squassò Messina e Reggio nel 1908, all'ultimo drammatico evento sismico che ha colpito l'Aquila e le zone limitrofe provocando decine di morti.

Tanti i terremoti che hanno sconvolto l'Italia. Il 31 ottobre del 2002 un sisma di magnitudo 5,4 colpì Molise e Puglia. A San Giuliano, nel crollo di una scuola elementare morirono 27 bambini. Nel 1915 un sisma distrusse Avezzano e il territorio della Marsica: 30mila i morti.

Ecco tutti i terremoti che hanno colpito l'Italia nel ventunesimo e ventesimo secolo:

2003 (11 aprile) Cassano Spinola, Alessandria (magnitudo 4,6): scossa avvertita in tutto il nord-ovest. Nei giorni successivi la provincia di Alessandria ha stimato danni tra 60 e 80 milioni di euro: 300 sfollati, 5mila case lesionate.

2002 (31 ottobre-2 novembre) Molise e Puglia (magnitudo 5,4): San Giuliano di Puglia. Crollata una scuola dove morirono 27 bambini; 30 morti in tutto.

1997 (26 settembre e scosse meno forti nei giorni seguenti) Umbria e Marche (magnitudo 5,6): scosse disastrose ed edifici inagibili nelle zone di Assisi, Colfiorito, Verchiano, Foligno, Sellano, Nocera Umbra, Serravalle di Chienti, Camerino; 11 morti.

1990 (13 dicembre) Santa Lucia nella Sicilia sud-orientale (magnitudo 5,1): gravi danni ad Augusta e Carlentini con 16 vittime, molti danni nell'area del Val di Noto.

1984 (19 ottobre): Catania con epicentro a Zafferana Etnea. Una vittima, centinaia di sfollati, danni ingenti al Palazzo Municipale e alla Chiesa Madre.

1984 (7 e 11 maggio) Molise, Lazio e Campania con epicentro a San Donato Val di Comino (magnitudo 5,2), 7 morti.

1980 (23 novembre) Irpinia (magnitudo 6,9): devastate diverse zone tra la Campania e la Basilicata, con danni ingentissimi soprattutto nell'area del Vulture. Distrutti numerosi paesi, i morti saranno quasi 3.000.

1979 (19 settembre) Valnerina: il sisma provocò gravi danni a Norcia, Cascia e le aree limitrofe danneggiando i monumenti e provocando diversi morti.

1976 (6 maggio) Friuli (magnitudo 6,1). Circa 1.000 le vittime.

1971 (6 febbraio) Tuscania, nel Lazio (magnitudo 4,5): un terremoto semidistrusse la cittadina del viterbese, danneggiando gravemente i monumenti romanici e provocando 31 morti.

1968 (15 gennaio) Belice, nella Sicilia occidentale (magnitudo 6): rase al suolo diversi paesi del trapanese; le vittime furono almeno 300.
 

1930 (23 luglio) Irpinia, in Campania (magnitudo 6,7): 1.425 morti.

1920 (7 settembre) Garfagnana e Lunigiana, in Toscana (magnitudo 6,5): con epicentro a Fivizzano; provocò 300 morti solo nel Comune che all'epoca contava 18.000 abitanti.

1917 (26 aprile) Umbria e Toscana: furono distrutte dal sisma Monterchi, Citerna e Sansepolcro, e furono provocati danni a tutti i centri urbani dell'alta valle del Tevere.

1915 (13 gennaio) Avezzano, in Abruzzo (magnitudo 6,8): furono distrutte dal sisma Avezzano e tutto il territorio della Marsica. I morti ammontarono a circa 30.000.

1908 (28 dicembre) Messina e Reggio (magnitudo 7,2): rase al suolo le città di Reggio Calabria e Messina e tutti i villaggi nell'area, causando quasi 100.000 morti. Si tratta della più grave sciagura naturale in Italia per numero di vittime.