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Eluana, sesto giorno a Udine

Continua sospensione dellʼalimentazione

Continua nella casa di riposo "La Quiete" di Udine la sospensione dell'alimentazione e idratazione di Eluana Englaro, ricoverata da martedì scorso.

L'attuazione del protocollo è controllata da due consulenti della Procura della Repubblica di Udine. Sabato nella casa di riposo sono giunti anche gli ispettori inviati dal Ministro del Welfare, Sacconi, e i Carabinieri del Nas, per una serie di verifiche delle caratteristiche della struttura.

Lunedì 9 febbraio

00.10 - Oggi accertamenti nella clinica.
 E' stato programmato per lunedì l'avvio degli accertamenti che la Regione Friuli Venezia Giulia ha disposto nella casa di riposo La Quiete di Udine dove è ricoverata Eluana Englaro. Gli accertamenti saranno eseguiti da funzionari dell'Azienda per i servizi sanitari 4 Medio Friuli che - su incarico della Regione - dovranno "scongiurare ogni eventuale presenza di illeciti chiaramente identificabili".

Domenica 8 febbraio

21.50 - Padre Terri Schiavo: "E' morte dolorosa".
''I sostenitori dell'eutanasia le diranno che far morire di fame e di sete una persona con danni cerebrali non causa dolore, sono stato testimone di questo tipo di esecuzione e possi dire che è falso. E' di gran lunga la morte più dolorosa che un essere umano possa sperimentare'': il padre di Terri Schiavo, Bob Schindler, ha scritto una lettera a Beppino Englaro, di cui il Tg1 ha anticipato il testo che sarà pubblicato domani sul sito di ''il sussidiario. net''.

20.40 - Friuli: no a stop protocollo. Nessuno stop dalla Regione Friuli Venezia Giulia all'attuazione del protocollo di interruzione della nutrizione di Eluana Englaro nella casa di riposo "La Quiete" di Udine. La decisione al termine della riunione che si è svolta a Trieste, convocata dal Presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo. E' stato inoltre deciso di fare ulteriori accertamenti sui rapporti fra la clinica e l'associazione "per Eluana" che sta assistendo la donna.

20.21 - Non c'è certezza. La volontà Eluana Englaro di non voler vivere in stato vegetativo, è "solo presunta". Lo ha detto il presidente del Senato, Renato Schifani. "Mi consenta di esprimere solidarietà nei confronti di Beppe Englaro. Siamo vicini al suo dolore. Voglio dire soltanto che maggioranza ed opposizione convergono su un punto: la volontà deve essere espressa dalla stessa persona o acquisita da fonti certe. Nel caso di Eluana è solo presunta", ha precisato.

19.59 - No al commissariamento. La Regione Friuli Venezia Giulia non può commissariare la casa di riposo 'La Quiete' per bloccare il protocollo di distacco dell'alimentazione e idratazione forzata a Eluana Englaro: Lo ha detto Ines Domenicali, presidente della Quiete. ''Noi - ha detto - possiamo essere commissariati solo in due casi: se non approviamo il bilancio entro il 31 dicembre o se chiudiamo lo stesso in rosso''.

19.44 - Nessuna anomalia. "Noi ci attendiamo di tutto perché la volontà è quella di arrestare il protocollo, ma dalle verifiche dei Nas emerge un'interpretazione distorta". Lo ha detto l'avvocato della famiglia Englaro, Giuseppe Campeis, riferendosi alle "anomalie amministrative" rilevate dai Nas alla casa di riposo dove è ricoverata Eluana Englaro. Secondo Campeis, tuttavia, "dal verbale dei Nas non viene assolutamente accertato l'inidoneità della struttura".

18.01 - Sedata. E' stazionaria la situazione di Eluana Englaro, la donna da 17 anni in stato vegetativo e alla quale sono state sospese idratazione e nutrizione. A quanto si apprende, le vengono somministrati sedativi che hanno calmato gli attacchi di tosse, frequenti nei giorni scorsi.

17.50 - Controreplica. ''Ho inviato quell'appello in diverse copie, tra gli altri, al presidente della Repubblica, a quello del senato, al presidente del consiglio e al ministro della salute: mi risposero solo Ciampi e il presidente del Senato''. E' la replica di Beppino Englaro alla precisazione di Palazzo Chigi di non aver ricevuto alcuna lettera da parte sua.

17.18 - Nessuna richiesta. "Alla segreteria del presidente del Consiglio non risulta una richiesta di intervento da parte del signor Englaro nell'anno 2004". E' quanto si legge in una nota diffusa da palazzo Chigi.

15.38 - Niente certificazione. Le 'anomalie amministrative' riscontrate dai Nas alla casa di riposo 'La Quiete' di Udine, dove si trova Eluana Englaro, riguardano la 'certificazione' della stanza dove la donna è stata ricoverata. Lo affermano i Carabinieri dei Nas nella relazione recapitata nel pomeriggio alla Regione Friuli Venezia Giulia, all'Azienda sanitaria 4 'Medio Friuli', alla Quiete e alla Procura della Repubblica di Udine.

13.19 - "Senza legge Eluana condannata a morte". ''Mi auguro, nel buonsenso, che cio' che non e' stato fatto in tanti anni, almeno sia ritardato di qualche giorno per consentire al Parlamento di approvare una legge, altrimenti Eluana sarebbe l'unica cittadina sui cui e' prevalso lo Stato. Senza una legge sarebbe una condanna a morte''. Lo ha affermato il premier Silvio Berlusconi, nel corso del suo intervento all'inaugurazione del passante di Mestre

13.15 - "Nel 2004 Berlusconi non mi rispose". "Nel 2004 scrissi al primo ministro Silvio Berlusconi, per chiedergli aiuto. Non mi rispose. Siccome la politica non fece nulla e il governo nemmeno, mi rivolsi ai giudici". E' quanto rivela ancora Beppino Englaro in un'intervista concessa a 'El Pais' e pubblicata sul sito del quotidiano spagnolo. "E' stato un colpo ad effetto, a volte la realta' supera la fantasia. E' molto curioso che Berlusconi sia entrato in scena proprio ora - ha detto ancora il padre di Eluana - In oltre dieci anni le sentenze della magistratura hanno esaminato tutto fino al minimo dettaglio. Non so cosa sperino di scoprire ora i politici".

13.12 - Telefonata tra Napolitano e Bertone. C'è stato un "cortese colloquio telefonico" tra il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e il segretario di Stato vaticano, cardinale Tarcisio Bertone. "Nella conversazione - rende noto un comunicato della sala stampa vaticana - si è parlato della vicenda di Eluana Englaro, come pure di altri argomenti di reciproco interesse". "In merito alla vicenda di Eluana Englaro - aggiunge la sala stampa della Santa Sede - si manifesta vivo apprezzamento per l'accelerazione data dal Parlamento all'approvazione del disegno di legge".

13.02 - Papà Beppino: "La Chiesa non può impormi i suoi valori". Parole dure, quelle del padre di Eluana Englaro, Beppino, in un'intervista al quotidiano spagnolo "El Pais": "La Chiesa - dice - non ha nulla a che vedere con questo problema, non mi può imporre i suoi valori. Può esprimere la sua opinione, però ciò che dice non ha nulla a che vedere con me o con Eluana. Il magistero della Chiesa è morale, lo Stato è laico, e al suo interno ci sono anche i cattolici. Ciò che dice la Chiesa deve riguardare loro, non coloro che non professano questa confessione. Di conseguenza tutto ciò che la Chiesa dice è un loro problema, non mio".

12.20 - Il Papa prega per i malati non autosufficienti. Pur non citando mai espressamente Eluana, il Papa ha invitato i fedeli presenti in piazza San Pietro a pregare "per tutti i malati, specialmente per quelli più gravi, che non possono in alcun modo provvedere a se stessi, ma sono totalmente dipendenti dalle cure altrui". Il Pontefice ha chiesto che ciascuno di loro possa sperimentare "nella sollecitudine di chi gli è accanto la potenza dell'amore di Dio e la ricchezza della sua grazia che salva".

11.43 - "Sì alla visita se riprende l'alimentazione". La richiesta del padre di Eluana Englaro alle istituzioni di andare a visitare sua figlia "è giusta" e potrebbe essere accolta "se fosse ripristinata l'alimentazione e l'idratazione" per consentire "una condizione di regolarità che deve essere risanata". Così il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, il quale spiega come "il tutto si svolge in una situazione irregolare, con una struttura non idonea".

10.30 - Primi risultati di indagini sugli esposti. Sono stati consegnati alla Procura della Repubblica di Udine i primi risultati delle indagini che il pm Antonio Biancardi ha disposto nei giorni scorsi in base degli esposti relativi alla vicenda di Eluana Englaro. Si tratta dei risultati di una decina di interrogatori di
amici e parenti di Eluana fatti a Lecco e Padova su delega dello stesso Biancardi che ha incaricato gli ufficiali di Polizia Giudiziaria di attivarsi con urgenza.  

10.10 - I medici:"Avanti col protocollo".
"Per ora le condizioni cliniche di Eluana Englaro sono stabili e si prosegue con la sospensione totale della nutrizione artificiale''. Lo ha detto il neurologo Carlo Alberto Defanti, che ha in cura la donna sin dall'inizio del suo stato vegetativo. Defanti ha precisato di non trovarsi attualmente alla clinica La Quiete di Udine, dove Eluana Englaro è ricoverata: "per il momento - ha però sottolineato - la situazione è tranquilla".

10.00 - Scritte contro Beppino Englaro. Scritte ingiuriose contro Beppino Englaro, papà di Eluana, sono state tracciate nel corso della notte vicino alla casa di riposo 'La Quiete' dove da martedì è ricoverata la figlia. Su un muro di cinta del complesso qualcuno ha scritto "Peppino boia" storpiandone il nome. Gli agenti della polizia municipalizzata hanno subito provveduto a far cancellare tutto. Sul fatto stanno indagando i carabinieri e la polizia.

09.55 - La Quiete, Nas rilevano "anomalie amministrative". I Carabinieri dei Nas, che sabato hanno fatto ispezioni e controlli nella casa di risposo La Quiete di Udine, dove è ricoverata Eluana Englaro, hanno rilevato alcune "anomalie amministrative". Lo si è appreso da fonti degli stessi Nas che in giornata prepareranno una relazione che sarà inviata alla Regione Friuli Venezia Giulia e all'Azienda "Medio Friuli" per le decisioni del caso.

06.30 - Il legale della famiglia Englaro:"Rispettati tempi e modalità del protocollo". Nell'interruzione della nutrizione - ha reso noto l'avv. Giuseppe Campeis, legale della famiglia Englaro - sono stati rispettati, in maniera rigorosissima, i tempi e le modalità del protocollo definito al momento del ricovero di Eluana alla Quiete per l'attuazione del decreto della Corte di Appello di Milano per la sospensione dell'alimentazione e dell'idratazione.