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Milano, 29enne violentata in treno

Sudamericana vittima di 4 nordafricani

E' stata sorpresa mentre era appisolata sul treno diretto da Milano a Novara, tornando a casa dal lavoro.

Una sudamericana di 29 anni ha raccontato di essere stata minacciata, con un coltello, da quattro nordafricani. La donna sarebbe stata violentata da due degli aggressori. Soltanto all'indomani della violenza, la 29enne, sotto shock, si è sottoposta a visite mediche.

La donna, che ha un regolare permesso di soggiorno e un lavoro in Italia, ha sporto denuncia dopo 24 ore dal fatto perché inizialmente sconvolta e, in un primo momento, i medici cui si è rivolta hanno ritenuto di non autorizzare un colloquio con le forze dell'ordine a causa delle sue condizioni. La sudamericana soffre di crisi epilettiche.

La giovane ha raccontato che la sera del 29 gennaio verso le 22, mentre tornava a casa dopo il lavoro si era appisolata una prima volta su una panchina della stazione di Milano Certosa, per effetto collaterale dei medicinali con cui cura l'epilessia. Quindi ha preso il treno, che viaggiava in direzione di Novara, e si è di nuovo addormentata in uno scompartimento vuoto.

Stavolta però, secondo il suo racconto, è stata svegliata di soprassalto da una mano premuta sulla bocca e da un coltello appoggiato alla gola. Una voce le ha ordinato di chiudere gli occhi e di stare zitta. A quel punto, due uomini l'avrebbero violentata, mentre altri due avrebbero assistito senza prendere parte allo stupro.

La donna ha riferito di aver sentito parlare in arabo e di aver intravisto in tutto quattro persone intorno a lei. Si tratterebbe, a suo giudizio, di immigrati nordafricani. Gli aggressori sono poi scesi dal treno, forse alla fermata di Rho. La vittima della violenza sessuale è invece scesa alla fermata Vittuone, quindi è salita su un altro convoglio ed è tornata a casa.

Sul caso indaga la polizia ferroviaria. Elementi utili potrebbero venire dai filmati delle telecamere di sorveglianza delle stazioni.