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Vinse Zecchino nel 1969: condannata

Lecce, sfruttò prostituzione: 3 anni

Vincenza Pastorelli, ex bimba prodigio che vinse lo Zecchino d'Oro nel 1969, è stata condannata a tre anni e quattro mesi di reclusione per sfruttamento della prostituzione ed estorsione.

Era stata arrestata oltre un anno fa con il suo compagno. L'accusa è di aver gestito due centri di massaggi a luci rosse a Guagnano e Lecce. L'ex convivente, che rispondeva anche di spaccio di droga, ha patteggiato tre anni di reclusione.

Vincenza Pastorelli vinse nel 1969 la gara canora organizzata dall'Antoniano di Bologna con la canzone dal titolo "Volevo un gatto nero". La donna, diventata successivamente cartomante televisiva, scrittrice e anche maestra elementare, era stata arrestata oltre un anno fa con il suo compagno Pasquale Travisi.

Le due case di Guagnano e Lecce sono state chiuse a fine dello scorso mese di agosto, quando la donna ha vinto la cattedra a Stradella, nel Padovano, e ha interrotto il rapporto col fidanzato. Per circa un mese, le due case sono state gestite dalle prostitute, che riconoscevano la percentuale alla Pastorelli, alla quale il contante veniva inviato con vaglia postali. Le richieste della donna alle ragazze erano sempre maggiori e, per aver i soldi, al telefono minacciava le prostitute.

Per le prestazioni, i clienti, di ogni età e fascia sociale, pagavano dai 60 ai 150 euro. In un giorno, l'incasso era anche di 1.000 euro, metà dei quali spettavano alla tenutaria, che pagava le spese dell'appartamento.Nelle case d'appuntamento camuffate da centri massaggi, la donna leggeva anche le carte ai clienti che volevano "previsioni" sul futuro.