Mette cellulare della ex sul web
La Cassazione condanna il fidanzato
Dura la vita per chi intende colpire la "ex" su internet.
La Cassazione ha, infatti, confermato sei mesi di reclusione e seimila euro di liquidazione danni morali nei confronti di un ragazzo romano che, dopo essere stato piantato dalla fidanzata, le aveva creato una casella di posta con il nome accompagnato da quello di una prestazione sessuale e dal cellulare della giovane che fu da quel momento tempestata di chiamate.
Logico intuire che decine di utenti volevano proprio quel tipo di 'intrattenimento'. Senza successo il giovane si è difeso in Cassazione, sostenendo che non costituisce violazione della privacy diffondere in rete il numero di cellulare di una persona della quale non si fornisce il cognome.
Per i giudici di Piazza Cavour - sentenza 46203 - ''l'indicazione Lisa M. accompagnata dal numero di cellulare rendeva identificabile la ragazza''. Così è stato respinto il ricorso dell'ex fidanzato contro la condanna emessa dalla Corte di Appello di Roma il due maggio 2008.