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Eluana,Friuli pronto ad accoglienza

Assessore: "Non si nega il pane"

"Il Friuli Venezia Giulia è pronto all'accoglienza di Eluana Englaro come per tutti".

Sono le parole dell'assessore alla Salute della Regione, Vladimir Kosic che dissipa le voci su un probabile rifiuto da parte del Friuli di accogliere Eluana per consentirle di morire. "Non si nega pane e acqua a nessuno nei nostri ospedali", ha detto Kosic. "Di questa vicenda - ha aggiunto - non c'è da parte mia nessuna presa di posizione".

Ma le polemiche non finiscono qui. Il Vaticano continua a pronunciare appelli perché sia salvata la vita di Eluana, dopo la sentenza della Cassazione che di fatto permette la fine dell'alimentazione che la tiene in vita.

"Eluana è ancora viva" e la vita "non è mai a disposizione". Lo afferma in un'intervista al "Corriere della Sera" il cardinale Angelo Bagnasco, presidente dei vescoviitaliani, che segnala due urgenze: quella cristiana della preghiera "affinche' la speranza prevalga anche in questa ora difficile" e quella civile di una legge che affermi e difenda il "valore indisponibile della vita".

Perché, dice Bagnasco, intaccare quel principio equivarrebbe ad "avvelenare" la "convivenza sociale" e ad avviarsi verso "una societa'disumana". Il cardinale, inoltre, nell'intervista, nega che vi sia stato uno scontro tra la Chiesa e la famiglia Englaro: "Non c'è stato nessuno scontro, semmai una vicinanza sincera al dolore della famiglia di Eluana, così duramente provata".

Card. Bagnasco: "Disumano giudicare valore vita da efficienza"
"Una società che giudicasse il valore della vita unicamente in forza dell'efficienza, certamente sarebbe una società disumana". Lo afferma l'arcivescovo di Genova e presidente della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco parlando del caso di Eluana. "Anche quando dormiano - dichiara il porporato - non abbiamo coscienza ma siamo delle persone umane. Anche il bambino appena nato oppure nel grembo della madre non ha coscienza, così come altri malati ed anziani perdono la coscienza per tante malattie ma sono ugualmente amati, curati e custoditi non solo dai propri familiari ma nel limite del possibile, dalla società intera che si fa carico amorevole della vita nelle sue forme piu' deboli".

Chiesta la "grazia" a Napolitano
Intanto, il Movimento per la vita ha inviato al presidente Napolitano una lettera chiedendo la "grazia" della vita per la donna in coma e che continui ad essere affidata alla cura delle suore.