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Scuola, 5 in condotta per i bulli

Ministro Gelmini al fianco dei prof

Studio della Costituzione e 5 in condotta per far ripetere l'anno.

Queste le principali novità per la Scuola nel decreto che approverà il Consiglio dei ministri. Così il ministro Gelmini intende combattere la piaga del bullismo e aiutare i docenti a mantenere la disciplina nelle classi. Tra le materie di studio anche quella denominata "Cittadinanza e Costituzione", erede della vecchia Educazione civica.

A dieci anni dall'eliminazione del "7 in condotta", dunque, la "ricreazione" per gli studenti indisciplinati sembra finita. Grazie al decreto legge all'esame del governo verrà infatti reinserita la "valutazione del comportamento" tra gli elementi determinanti per la promozione. Il voto, stando al ministro Gelmini, sarà determinante per il superamento dell'anno e servirà a fornire un utile strumento di controllo ai docenti.

A determinare la bocciatura non sarà più però il 7 (che nelle altre materie è considerato un discreto voto), bensì il più tradizionale, mesto e temibile 5. "Con il 7 - ha spiegato alcuni giorni fa il ministro Gelmini - si viene promossi mentre l'insufficienza fa media e nei casi più gravi viene lasciato al consiglio dei docenti di prevedere la bocciatura o la non ammissione agli esami".

Il famigerato "sette in condotta", che aveva il potere di azzerare anche il miglior rendimento scolastico provocando una inappellabile bocciatura, uscì dalle pagelle degli studenti italiani giusto dieci anni fa, con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del cosiddetto Statuto degli Studenti, nel luglio 1998. Lo ''Statuto'' eliminò dall'insieme delle materie da valutare obbligatoriamente ai fini della promozione proprio il voto in condotta, escludendo quindi la possibilità di bocciatura per lo studente troppo vivace e annullando così quanto era invece stabilito da un Regio Decreto del 1925.

La Costituzione torna tra i banchi di scuola
Tra i nuovi libri di testo, come prevede il decreto studiato dalla Gelmini, nelle scuole tornerà la Costituzione. Da quest'anno infatti sulla pagella ci sarà spazio anche per un'altra materia di studio: "Cittadinanza e Costituzione". Anche in questo caso si tratta di un ritorno all'antica "Educazione civica", ma solo apparentemente. "Cittadinanza e Costituzione" avrà infatti una sua specifica valutazione e non sarà una materia da affrontare in maniera discrezionale. La nuova disciplina potrà contare, sia nel primo che nel secondo ciclo, su un'ora a settimana di insegnamento, per un totale di 33 ore annuali. Una delle novità è che queste ore non saranno aggiunte, ma ricavate dall'attuale orario delle aree storico-geografica e storico-sociale, rispettivamente nel primo e nel secondo ciclo.