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Eluana, "non aspetteremo ricorso"

Il padre: "Seguire la sua volontà"

Beppino Englaro non attenderà un eventuale ricorso della procura generale ma, come autorizzato dai giudici della Corte d'appello civile di Milano, ha deciso di procedere all'interruzione dei trattamenti a cui è sottoposta la figlia Eluana, in stato vegetativo irreversibile da 16 anni.

Il papà della ragazza, in accordo con la curatrice speciale, ha deciso di "disporre l'interruzione dei trattamenti di sostegno vitale artificiale in atto".

Il padre di Eluana, in qualità di tutore della ragazza, ritiene che l'interesse della figlia sia quello di interrompere l'alimentazione e l'idratazione artificiale che la tengono in vita.

Beppino Englaro, tramite il suo avvocato, invita "la stampa, la radio, la televisione ed ogni altro mezzo di informazione all'esigenza del rispetto della riservatezza dovuto". Il legale ha poi aggiunto che l'interruzione dei trattamenti terapeutici avverrà "in modo chiaro e controllabile dall'opinione pubblica in modo tale da sapere come verrà fatto". "Beppino Englaro ci tiene a far sapere - ha precisato - che, ora che finalmente i giudici gli hanno dato ragione, non ha cambiato idea e non ha alcuna esitazione; è una persona cosciente di quel che fa e di quel che pensa".

Secondo quanto riferisce sempre l'avvocato, non è ancora stata individuata la struttura nella quale verranno sospesi.

Il testo integrale del comunicato
"Preso atto del carattere esecutivo del pronunciamento della Corte di Appello di Milano, in adesione ai principi di diritto della Corte di Cassazione, in qualità di tutore il sig. Beppino Englaro rende noto di aver valutato, in accordo con la curatrice speciale avv. Franca Alessio, che l'interesse di Eluana Englaro comporti il disporre l'interruzione dei trattamenti di sostegno vitale artificiale in atto, quale è stata autorizzata e di cui sta valutando l'attuazione nel più rigoroso, pieno e trasparente rispetto di ogni direttiva e indicazione espressa in sede giurisdizionale. In questa delicata fase, il tutore richiama la stampa, la radio, la televisione ed ogni altro mezzo di informazione all'esigenza di rispetto della riservatezza dovuto per il mantenimento della dignità personale di Eluana Englaro, in relazione allo stato in cui ella si trova ed ai suoi personali convincimenti come giudizialmente accertati".