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Bimba rapita, parla la madre

"I rom sono cattivi, devono andare via"

"Quando l'ho vista per le scale con la mia bambina l'ho inseguita e gliel'ho strappata di mano.

Non potrò mai dimenticare, i rom sono cattivi. Se ne devono andare via". Così Flora Martinelli, la madre della bimba rapita in casa da una nomade 16enne intrufolatasi nell'appartamento, descrive quegli attimi di panico dopo il tentato sequestro della figlia. "Riesco a festeggiare il giorno della mamma, altre persone sono meno fortunate di me", ha aggiunto.

Alla giovane rom sono bastati pochi secondi per entrare nell'abitazione, la cui porta era socchiusa, prendere la piccola e cercare di uscire dall'edificio. Soltanto la prontezza della giovane mamma ha potuto evitare il sequestro. "''Erano le 20,10. Questione di attimi. Ho visto la porta aperta, sono scattata sul pianerottolo e ho vista la rom che scappava con la bambina in braccio - racconta la 27enne napoletana -. L'ho bloccata e le ho strappato la mia bambina. Poi mi sono messa a gridare e ho chiesto aiuto a mio padre, che abita qui sotto".

Immediato l'intervento del nonno, che è subito corso in soccorso della figlia.  "Ho preso la nomade, le ho dato pure qualche schiaffo, ma la ragazza si è svincolata, ha gridato 'c'è mio padre fuori in auto'. Quando sono uscito per strada, pensando di confrontarmi con un uomo, non c'era nessuno", ha spiegato il padre di Flora. La nomade ha tentato più volte di fuggire, ma gli abitanti del quartiere sono intervenuti in massa. Dalla furia della folla l'ha salvata soltanto la polizia, che l'ha arrestata.

In questa zona, alla periferia di Napoli, la questione rom è molto sentita. La gente ha paura e non ne può più di furti ed episodi di violenza. "I rom se ne devono andare. Ognuno deve stare a casa sua", ha spiegato il padre della giovane madre. Gli fa eco la moglie. "''Sono cattivi, solo la cattiveria può indurre a portare via una neonata dalla sua casa. Nutro un odio che porterò per sempre dentro di me", dice la donna.

"I rom sono sempre in giro - dice Maria, dirimpettaia di Ferraro, tre figli piccoli - qui bisogna chiudersi in casa. Io mi accorgo quando mi guardano dalle finestre. Chiamano. Chiedono soldi, cibo, vestiti. Più gliene dai, più quelli tornano. Ora l'atteggiamento del quartiere cambierà". In zona ci sono cinque campi rom, oltre 700 nomadi, secondo la polizia; in tutta la città ci sono 1500 rom dei Balcani, e 1000 della Romania, secondo Opera nomadi. Giovanni, il fruttivendolo, è più benevolo: ''Ce n'è uno che chiama mia moglie 'mamma', perché gli dà da mangiare. Li conosciamo, sono sempre gli stessi. Una volta ho portato del cibo al campo".

Per entrare nel condominio, la giovane nomade aveva scavalcato il cancello basso, dove un cappellino rosa, invece del fiocco, annuncia la nascita, al civico 95. Ora è detenuta a Nisida, con l'accusa di tentato sequestro di persona e violazione di domicilio. Era già stata arrestata per furto all'inizio di maggio dagli uomini del commissariato di Ponticelli guidato da Luciano Nigro: aveva rubato dei gioielli in un appartamento del quartiere. Ha dichiarato di avere 16 anni ma per gli investigatori è di qualche anno più grande. Interrogata dagli agenti, la rom si sarebbe difesa dicendo che voleva solo giocare con quella bimba.