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Gravina, madre riconosce fratellini

"I resti sono di Ciccio e Tore"

"La madre ha riconosciuto i resti".

Lo ha reso noto il professor Luigi Introna, responsabile del pool di medici legali dinanzi all'Istituto dove Rosa Carlucci, la madre dei due fratellini di Gravina si è recata per il riconoscimento ufficiale. Introna, direttore dell'Istituto di medicina legale dell'Università di Bari, è stato incaricato dalla procura di effettuare gli esami autoptici sui due cadaveri. I funerali saranno celebrati fra un mese.

Il riconoscimento dei corpi
La visita per il riconoscimento dei cadaveri da parte della madre dei fratellini di Gravina è durata circa mezz'ora. Conclusa la drammatica operazione, la donna è stata fatta uscire da un accesso secondario all'Istituto per evitare i giornalisti e le telecamere che l'aspettavano fuori. Uscendo è apparsa particolarmente provata e nell'immediato non ha rilasciato dichiarazioni. La donna era arrivata dinanzi all'Istituto, nel Policlinico di Bari, scortata dalla polizia, che ha impedito a chiunque di avvicinarsi a lei. Rosa Carlucci è giunta al Policlinico accompagnata dal suo compagno, Nicola Nuzzolese, che è entrato nell'Istituto alcuni minuti dopo di lei. Poco dopo è arrivata anche Maria Ricupero la compagna di Filippo Pappalardi, il padre dei due bambini che è attualmente in carcere con l'accusa di omicidio. La donna è uscita dall'Istituto subito ed è svenuta mentre cercava inutilmente di sottrarsi all'assedio di giornalisti e telecamere. Mentre la polizia tentava di proteggerla e di accompagnarla alla sua automobile, la donna è caduta per terra in uno dei vialetti dell'ospedale. Subito dopo è stata fatta salire su un'automobile del Policlinico insieme con degli infermieri.

Il medico legale: "Segni di fratture sulle gambe di Francesco"
Primi dettagli sull'esame autoptico sui resti di Francesco e Salvatore Pappalardi. "C'è qualcosa sul corpo di Francesco. Non abbiamo però completato, su Salvatore non abbiamo neppure iniziato. Per quello che vediamo noi le fratture sono solo alle gambe", ha detto Vito Romano, uno dei due medici legali (l'altro è Francesco Introna) incaricati dalla Procura di Bari. "Abbiamo fatto gli esami radiologici. Nei prossimi giorni completeremo con una risonanza magnetica e con ulteriori indagini radiologiche per poi fare l'autopsia vera e propria", ha aggiunto Romano. Per completare il loro lavoro, i due medici avranno tempo fino alla fine di marzo. "Abbiamo 30 giorni di tempo, fino al 31 marzo. Penso che restituiremo anche per quella data i corpi - ha precisato ancora Romano - Sarà un lungo lavoro". Ciccio e Salvatore, secondo quanto è emerso da un primo esame esterno delle salme, sono sopravvissuti al massimo 24 ore, forse anche meno. 

"Ignoti i tempi di sopravvivenza"
Non è per ora possibile stabilire per quanto tempo siano sopravvissuti Ciccio e Tore all'interno della cisterna. Lo afferma Francesco Introna, l'altro medico legale nominato dalla procura barese per accertare le cause della morte dei due bambini. Per arrivare a questi elementi, aggiunge il medico, sono necessarie analisi complesse: gastriche, immunoistochimiche e di sanguinamento. Questi accertamenti, ha aggiunto lo specialista, saranno eseguiti nei prossimi giorni.

Chiesta la scarcerazione del padre

L'avvocato Angela Aliani ha presentato istanza di scarcerazione nei confronti di Filippo Pappalardi, il padre dei due bambini di Gravina in Puglia che è in carcere dal 27 novembre scorso con l'accusa di duplice omicidio. ''Non ci sono indizi, non ci sono esigenze'', ha spiegato. Il legale ha assistito in Procura al conferimento dell'incarico per l'autopsia.